La FIFA sospende 2 paesi ma non la Russia: l’annuncio shock

Fa discutere la decisione della FIFA di tenere nell’organizzaizone la Russia e punire altri due paesi anziché le azioni di Putin.

La FIFA non esclude la Russia: annuncio di Infantino

Mentre si parla addirittura di un Mondiale a rischio, così come del cambio della finale di Champions League, la FIFA svela la sua posizione attraverso le parole di Infantino. Che condanna l’operato di Putin, ma al tempo stesso annuncia una decisione che farà discutere.

Ecco quanto dichiarato dal numero 1 della FIFA: “Questa mattina ci siamo svegliati e siamo rimasti sconvolti dalle immagini che abbiamo visto, la situazione è preoccupante. La FIFA condanna l’uso della forza e si augura che presto cessi qualsiasi forma di violenza. Esprimiamo solidarietà per le persone impegnate nel conflitto. Il calcio non è una priorità in guerra, ma il nostro dovere è pensare al calcio“.

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Gianni Infantino (Getty Images)

Niente Russia, Infantino della FIFA esclude altri 2 paesi

Solo un monito per la Russia quindi, che è salva per il momento da conseguenze FIFA. A pagare l’esclusione sono due paesi che non hanno invaso altre nazioni, ma che dimostrano un intervento della politica nel calcio.

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Ecco quanto dichiarato da Infantino: “Abbiamo dovuto sospendere due membri della FIFA, Kenya e Zimbabwe, per interferenze della politica nelle decisioni sportive. Sono sospese con effetto immediato e sanno cosa devono fare perché sia ripristinata la loro ammissione alla FIFA“.

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Gianni Infantino (LaPresse)

FIFA, le parole di Gianni Infantino

La Russia per il momento non rischia l’esclusione in base alle parole del rappresentante FIFA. Il quale si è soffermato anche su altri aspetto di attualità politico-calcistica. C’è il rischio ad esempio che saltino le qualificazioni ai Mondiali, perché 3 paesi si sono rifiutati di giocare. A proposito ha detto: “Speriamo che la vicenda si risolva molto prima della data delle partite, previste tra 1 mese. In ogni caso c’è un ufficio che si occupa di questo“.

Sul suo appoggio a Putin per il Mondiale del 2018: “Io penso che il calcio possa unire la gente, non riguarda gli individui ma i popoli nel loro complesso“.

 

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