Davide Nicola (www.gettyimages.it)
Niente rinvio. Secondo quanto riportato da Ts, dopo che la partita del Torino di oggi non sarà disputata a causa dell’epidemia Covid, il Toro potrebbe essere costretto ad andare a Roma con la Primavera.
Dopo il rinvio della gara Torino-Sassuolo, come previsto dal regolamento, ora il club granata rischia di dover per forza giocare, anche con la Primavera.
La normativa sportiva adeguata al Covid “normale” non prescrive che, anche in caso di blocco da parte dell’Asl di tutta la prima squadra, una partita (dopo un primo rinvio già statuito: nella fattispecie, quello col Sassuolo) venga rinviata.
Per questo motivo la squadra coinvolta potrebbe esser costretta a mandare in campo la Primavera.
Dunque la Lega potrebbe decidere di far giocare il Torino a Roma contro la Lazio.
Lo strano destino dopo che all’andata i capitolini avevano mandato in campo calciatori che avevano appena avuto un tampone positivo e sul quale oggi ancora si indaga.
Intanto, oggi sarà rinviata anche la gara di lunedì dei ragazzi di Cottafava, Bologna-Torino (campionato Primavera): così Nicola potrà attingere dal serbatoio dei ragazzi, per far fronte alle lacune (7 assenti già certi, se non di più).
Ma nel caso in cui arrivassero nuovi tamponi positivi, si andrebbe incontro ad altri stop ed il club potrebbe dover mandare l’intera Primavera a Roma al posto della prima squadra, se bloccata dall’Asl. Però già trapela cosa farebbe a quel punto Cairo: si opporrebbe, a costo di dover rivendicare nei vari tribunali sportivi rifacendosi anche sul caso Napoli (ricorso vinto e sconfitta a tavolino cancellata dopo la mancata presenza contro la Juve, post blocco dell’Asl). Tra pressioni ai vertici, telefonate “pesanti”, lo scontro tra Lotito e Cairo si sta facendo pesante.
Intanto la notizia peggiore è quella die contagiati: 7 giocatori più un membro dello staff medico: il dottor Mozzone e i vari Murru, Buongiorno, Linetty, Belotti, Singo, Baselli e Bremer.
Purtroppo, come riporta TS, uno di loro (nonostante sia un atleta nel pieno della vigoria fisica) sta continuando a manifestare sintomi significativi e non sta molto bene. Nella speranza che l’incubo passi in fretta e non ci sia bisogno di ricovero, il calciatore in questione è comunque a casa. Asintomatici o meno sintomatici gli altri, invece: idem alcuni parenti, conviventi.
E’ la prima volta che, ufficialmente, la nuova forma di Covid penetra in Serie A: ieri sono stati svolti altri tamponi per capire l’andamento della situazione.
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