Milan, il curioso aneddoto di Antonini su Ibrahimovic: “Ci insultava in campo”

Milan, l’ex Luca Antonini parla del suo ex compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, nonostante la veneranda età, continua a stupire con la maglia rossonera. Attualmente è fermo per infortunio, ma è pronto a mettersi nuovamente a disposizione di Stefano Pioli.

Zlatan Ibrahimovic, Thiago Silva e Luca Antonini (www.gettyimages.it)

Milan, il racconto di Antonini su Ibrahimovic

Ibrahimovic si riprende il Milan. Lo sa bene anche Luca Antonini che è stato suo compagno di squadra nella prima avventura dello svedese con la maglia rossonera. Quest’ultimo, infatti, è cresciuto nel settore giovanile dei ‘diavoli’ e dal 2010 al 2012 ha giocato insieme all’ex Paris Saint Germain. In una lunga intervista rilasciata a ‘Serieanews.com‘ ha parlato del suo rapporto proprio con il centravanti.

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Milan, Antonini su Ibrahimovic: “E’ lui il motore della squadra

Queste le parole di Antonini sulla punta del Milan, Zlatan Ibrahimovic: “Con lui la squadra sta dimostrando di essere competitiva su tutti i fronti. Hanno buone possibilità di vincere lo scudetto. Loro sono una delle squadre favorite alla vittoria finale. Per quanto riguarda il calciomercato si deve acquistare un difensore centrale già pronto, magari uno che conosca già il campionato italiano.

Zlatan? E’ uno spettacolo anche fuori dal campo per la carica che trasmette ai suoi compagni. E’ lui il vero motore della squadra”.

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Luca Antonini (www.gettyimages.it)

Antonini su Ibra: “Insultava me ed Abate”

Ora Antonini, una volta appese le scarpe al chiodo, ha iniziato la carriera da procuratore sportivo, ma di certo non ha dimenticato il periodo in cui ha giocato con il trentanovenne: “Io e Abate eravamo quelli più “martellati”. Ci spronava anche insultandoci, ma era il suo modo di fare. In quel periodo ci rimanevamo anche male, poi abbiamo capito che lo faceva per farci cacciare la grinta. 

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Credeva in noi e ci voleva bene. Ed è per questo motivo che si arrabbiava, quindi, pensandoci bene i suoi rimproveri erano più che giusti. Se non ci avesse considerato dei calciatori importanti probabilmente ci avrebbe anche ignorato. Aveva rispetto nei nostri confronti”.

 

 

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