Juventus, respinti gli arresti domiciliari per Agnelli: ora rischia grosso

Arrivano aggiornamenti riguardo la Juventus e l’inchiesta plusvalenze. Ecco cosa sta succedendo e perché Agnelli rischia grosso.

Juventus, la Procura accusa i bianconeri: nel mirino l’operato di Agnelli

A rischiare tanto è soprattutto Andrea Agnelli. Il presidente della Juventus, infatti, è uno dei 16 indagati. Le indagini da parte della Procura di Torino, sulle plusvalenze, si sono chiuse oggi; quando è stato diramato un comunicato in cui sono stati resi noti tutti i dettagli relativi alle accuse presentate dalla Procura nei confronti della società bianconera.

Nel mirino ci sono i bilanci della Juve dal 2018 al 2020. Andrea Agnelli, presidente del club, ed altri dirigenti sono indagati. Intanto esce fuori un’altra indiscrezione da parte del quotidiano torinese La Stampa. Che riporta un retroscena dedicato proprio al numero uno della società bianconera che ha rischiato tanto.

Infatti, come riportato da La Stampa, il giudice per le indagini preliminari ha salvato il presidente della Juve Andrea Agnelli visto che la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari.

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Andrea Agnelli Juventus – stopandgoal.com – la presse

Juventus: respinti gli arresti domiciliari per Andrea Agnelli

Nel corso delle lunghe indagini da parte della Procura di Torino, sono emerse delle irregolarità per quanto riguarda i bilanci della Juventus nel periodo compreso tra il 2018 e il 2020. Inoltre, per aggiustare tutto, la società ha ricorso ad una serie di scambi in sede di calciomercato: plusvalenze fittizie.

Il giudice ha respinto gli arresti domiciliari per il presidente della Juventus Andrea Agnelli. Come rivelato dalla Stampa, infatti, il giudice per le indagini preliminari ha deciso di rigettare la proposta della Procura non ravvedendo pericoli di fuga, reiterazioni di reato e inquinamento delle prove.

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Inchiesta plusvalenze, cosa rischia la Juve

Dal punto di vista sportivo l’inchiesta plusvalenze si è già chiuso e la società bianconera, così come altri club coinvolti, non ha ricevuto alcuna sanzione.

Questa inchiesta, che vede indagati sedici dirigenti della Juventus tra cui Agnelli e Arrivabene, non ha nulla a che fare con la sede sportiva.  Ma gli stessi documenti dell’inchiesta penale saranno acquisiti dalla Figc, che potrebbe riaprire tutto. Indiscrezioni rivelano anche di audio inerenti ad operazioni di calciomercato sospette. Attese novità nelle prossime settimane su questo argomento che rischia di compromettere il lavoro di Agnelli alla Juve.

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