Si avvicina il ritorno in Italia, in Serie A, di Antonio Conte. L’allenatore è intenzionato a lasciare la Premier League per tornare nel campionato italiano che ha vinto sia da calciatore, ben cinque volte, che da allenatore con Juventus (3) e Inter (1). Nel 2023 può esserci l’addio dal Tottenham e l’approdo in A per un ritorno dal sapore speciale.
Serie A: ritorna Conte, addio Tottenham
Può proseguire in Italia l’esperienza in panchina del tecnico leccese, attualmente in Premier League alla guida del Tottenham. I risultati gli stanno dando ragione ma Conte ha il contratto in scadenza nel 2023 e non ha ancora rinnovato.
Sta proseguendo nel verso giusto l’esperienza in panchina di Antonio Conte al Tottenham ma l’intenzione del tecnico è quella di tornare in Serie A. A giugno prenderà una decisione definitiva riguardo il suo futuro, intanto non ha ancora rinnovato con gli Spurs e spera in una chiamata da parte di una big italiana che può decidere di puntare di nuovo su di lui.
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Conte in una big italiana, la suggestione
Secondo le ultime indiscrezioni raccolte da calciomercato.com, c’è la possibilità che Antonio Conte possa tornare alla Juventus nel 2023. Il tecnico, infatti, non ha ancora rinnovato il suo contratto con il Tottenham e dunque sarebbe libero a partire dalla prossima estate.
A quel punto i bianconeri potrebbero decidere di ripartire proprio da Conte che tornerebbe alla Juventus per avviare un nuovo progetto a lungo termine.
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Conte alla Juventus, Agnelli di traverso
L’ipotesi del ritorno di Antonio Conte sulla panchina della Juventus può spaccare la tifoseria bianconera. Non è stato affatto digerito l’approdo all’Inter del tecnico leccese.
Ad oggi, però, non ci sono trattative aperte. Bisogna considerare anche un altro aspetto. E’ quello del rapporto poco idilliaco che c’è tra Conte e Agnelli. Ciò non favorisce il ritorno alla Juve dell’ex capitano.
L’approdo dell’attuale tecnico del Tottenham in bianconero rischia di mettere alla porta proprio il presidente della Juve. Agnelli, infatti, a quel punto, può essere sostituto come presidente con il cugino Elkann che potrebbe delegare un altro al posto suo.
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