Razzismo in Atalanta-Napoli, frase shock: il video che lo incastra

Frase shock in Atalanta-Napoli, episodio di razzismo oggi al Gewiss Stadium. Il video lo incastra, è stato già preso in considerazione dalla Procura Federale.

Razzismo in Atalanta-Napoli, il video

Vergognoso messaggio di odio verso il giocatore del Napoli, Kalidou Koulibaky. Episodio di razzismo oggi nella bellissima atmosfera che c’era al Gewiss Stadium, nella gara vinta dal Napoli in trasferta, lanciandosi verso la corsa Scudetto.

Lo spettacolo visto in Atalanta-Napoli è stato macchiato dal video che, molto presto, ha fatto il giro del web. Il difensore del Napoli stava abbandonando il terreno da gioco, rientrando negli spogliatoi, ed è stato accompagnato da ululati e una frase razzista.

“Ne**o di me**a” gli urlano dal settore occupato dai tifosi dell’Atalanta, un messaggio di natura razzista, che verrà sanzionato quasi sicuramente, attraverso le indagini. 

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Atalanta-Napoli, il video che incastra il tifoso

Niente a che vedere con il tifo dell’Atalanta, il malintenzionato ha urlato una frase a sfondo razzista ai danni di Kalidou Koulibaly e, molto presto, in collaborazione proprio dell’Atalanta e delle immagini delle telecamere di sicurezza, saranno presi dei seri provvedimenti.

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Come più volte ribadito dalla Lega Serie A, che proprio nella scorsa settimana aveva ribadito con un chiaro messaggio che recita “Keep Racism Out”, non c’è spazio per i razzisti. E allora verranno presto presi dei provvedimenti, con il Giudice Sportivo che sanzionerà molto probabilmente la società bergamasca, che ne paga le conseguenze, e il tifoso in questione.

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Atalanta, cosa rischia il tifoso dopo il messaggio di razzismo

L’Atalanta potrebbe ricevere la pesante sanzione dal Giudice Sportivo, ma a pagarne le spese concrete dopo il messaggio razzista, sarà il tifoso. Se individuato a seguito delle indagini, dalla Procura Federale, si andrebbe verso il daspo per il tifoso in questione. Non potrà più andare nei diversi stadi del mondo, perché nel calcio non c’è spazio per i razzisti.