Torino-Inter ha acceso numerosissime polemiche sul mancato rigore fischiato ai granata sul fallo di Ranocchia su Belotti. Ora a rischiare tantissimo sono l’arbitro Guida e il VAR Massa che non hanno preso la scelta giusta sulla situazione vissuta all’Olimpico.
Torino-Inter è finita nelle polemiche a causa del mancato rigore sul contatto Ranocchia-Belotti. Al termine della partita, i dirigenti granata e il tecnico Juric hanno chiesto spiegazioni all’arbitro Guida che ha ribadito di aver preso la decisione giusta in presa diretta.
Ma analizzando il contatto Ranocchia-Belotti alla moviola si nota il clamoroso errore di Guida. Il mancato fischio ha, quindi, evidentemente compromesso, in qualche modo, il risultato finale di Torino-Inter.
Ora, per l’arbitro Guida e per il VAR Massa sono attese punizioni molto importanti dai vertici dell’AIA.
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L’arbitro Guida in campo e Massa al VAR, hanno deciso che il contatto Ranocchia – Belotti non dovesse essere sanzionato. Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, lo stop, per loro, scatterà inevitabile.
Il doppio errore in Torino-Inter costerà a Guida e Massa un mese di stop in Serie A. Il fallo da rigore Ranocchia-Belotti non sanzionato dal direttore di gara e il grave errore del VAR che non ha chiamato all’on field review l’arbitrom verrà sanzionato dal designatore Gianluca Rocchi con 3 o 4 turni di stop in Serie A.
Non in Europa, invece, visto che tra pochi giorni Massa dovrà arbitrare Lille-Chelsea in Champions League. La scelta, però, non sarà ritoccata dal designatore, per evitare ulteriori problemi di gestione.
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Al termine della partita tra Torino e Inter, il ds dei granata Davide Vagnati, ha parlato del rigore su Belotti.
“Non dare il rigore in diretta è già un errore. Non vorrei che il VAR sia il metro per giustificare gli errori. Il secondo errore clamoroso riguarda proprio il VAR e perché non lo chiama. Non mi capacito. Nel secondo tempo sono andato da Guida e gli ho chiesto sul rigore e mi ha detto che non l’hanno chiamato a rivederlo. Lui vede e dice di andare avanti. Sbagliare ci sta ma poi se non ti richiamano è inaccettabile”.
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