Juventus, Vlahovic subito a gamba tesa: che stoccata a Ronaldo!

Oggi è il giorno di Dusan Vlahovic alla Juventus. Il bomber serbo classe 2000 è il colpo di mercato più importante del mese di gennaio e anche quello più dispendioso nella storia bianconera. Il giovane attaccante si è presentato in conferenza stampa.

Juventus, Vlahovic e la maglia numero 7: stoccata a Ronaldo

In conferenza stampa, Dusan Vlahovic si è presentato come nuovo bomber della Juventus e nuovo numero 7 dopo Cristiano Ronaldo. L’attaccante serbo ha aperto la conferenza ringraziando e salutando la dirigenza della Fiorentina.

“Prima di iniziare vorrei ringraziare la Fiorentina, tutta la gente che è stata lì. Tutti i compagni della Primavera e tutti i compagni della Prima Squadra con cui ho lottato fino all’ultimo momento. Ringrazio tutti i direttori, da Pantaleo Corvino a Pradè, fino a Joe Barone. Ringrazio Commisso e Della Valle e tutti gli allenatori che sono stati con me in questi anni. Soprattutto Italiano che mi ha aiutato tanto ed è stato con me fino all’ultimo. Gli mando un grosso in bocca al lupo. Anche Prandelli, lo ringrazierò per sempre, ha fatto tantissimo per me. Ringrazio tutta la città, mi hanno accolto in modo eccezionale sin da bambino: ho provato a ricambiare con grande professionalità”.

Che sensazioni provi? “Sono molto emozionato e orgoglioso per aver firmato con la Juventus. Sono pronto a dare il massimo, tutto il mio contribuito alla squadra per ottenere i migliori risultati. Ringrazio anche il presidente della Juve e tutte le persone che mi hanno portato qui“.

Come mai hai scelto la Juventus? “Si parlava tanto delle offerte delle squadre estere ma la scelta è stata facile perché nel DNA della Juventus c’è la voglia di non mollare mai e di soffrire, di andare fino alla fine. E questo fa parte anche della mia mentalità e del mio carattere“.

Maglia numero 7? “Non rappresenta niente, sinceramente. Tutti i numeri sono importanti nella Juve. L’ho scelta solo perché è quella più vicina alla 9”.

La 7 era di Cristiano Ronaldo: maglia che mette pressione? “Tutte le maglie pesano, dalla 1 alla 99. Io sono arrivato qui per aiutare i compagni, per mettermi a disposizione del mister e per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi. Penso che il numero di maglia non sia importante ma lo è lo spirito con cui noi scendiamo in campo. Sinceramente altre cose sul numero non mi interessano”.

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Vlahovic: “Voglio diventare un grande calciatore”

Obiettivo? “Prima di tutto voglio ambientarmi il prima possibile ed entrare negli schemi del mister. Voglio conoscere bene tutti i compagni e creare un rapporto di amicizia, come se fossimo una famiglia. Anche con tutto lo staff e la dirigenza, perché è un passo fondamentale per lo spogliatoio e per arrivare a grandi traguardi“.

Cosa ti affascina della Juventus? “Sono felicissimo di essere nel club più grande d’Italia. Quella cosa di non mollare mai e combattere fino all’ultimo, di puntare agli obiettivi più alti e migliorarsi sempre, questo mi affascina“.

Ti alleni molto anche fuori dal campo: quanto tempo in più? “Oggi il calcio è ad un livello in cui ogni dettaglio fa la differenza. Sto cercando di migliorarmi su tutti i punti di vista. Anche se non sono in campo e in palestra, sto cercando di lavorare anche mentalmente. Il mio lavoro è quotidiano: il calcio è nei miei pensieri sempre“.

Hai sentito Chiesa? “Sì, l’ho sentito. Abbiamo un bellissimo rapporto perché abbiamo giocato insieme a Firenze. Mi dispiace per la sua situazione ma lo aspetteremo e non vedo l’ora di scendere in campo tutti insieme“.

Paragoni con Haaland e Mbappé? “Sarà emozionante scendere in campo in Champions League e sarò pronto. Io sto cercando di avere un mio percorso, provo a lavorare duro e ad essere sempre concentrato per essere al massimo. Darò di tutto per arrivare lontano”.

Stimolato dalle responsabilità? “Io sono nella Juve e non ci sono più scuse. La Juve non aspetta nessuno e io voglio inserirmi nel gruppo e negli schemi del mister il prima possibile. Qui conta solo vincere ed è quello che voglio fare”.

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Vlahovic in conferenza: “Dybala? Non vedo l’ora”

Hai parlato con Allegri? “Sì, ci ho parlato ma solo per il primo allenamento. Mi ha accolto benissimo e sono pronto a scendere in campo. Sono veramente contento”.

C’è un modello a cui ti sei ispirato? “Sì, ma ora è il momento di avere il mio percorso e fare di tutto per diventare un grande giocatore. Non parlerò dei miei idoli perché l’ho già detto in passato e divento noioso”.

Pensi di diventare leader della Juventus? “Ci sono già tanti leader qui, io sono pronto ad inserirmi. Voglio solo fare il massimo per il mister e i compagni. L’unica cosa che conta è che la Juve vinca“.

Dybala? “Non l’ho ancora incontrato ma si tratta di un grandissimo giocatore. Spero che torni il prima possibile ma alla fine deciderà il mister chi giocherà e chi no. Sono disposto a tutto per esserci. Sono tutti grandi campioni in attacco, anche Morata, Kean e Bernardeschi. Proverò a fare il mio meglio”.

Sei già modello per giovani calciatori: te lo aspettavi? “Sono ancora un ragazzo e non sono ancora consapevole di quello che succede intorno a me. Sono arrivato ad un livello importante, in una società tra le più forti e gloriose del mondo. Sto provando emozioni fortissime”.

Problemi della Juventus in campo? “Non esiste un giocatore al mondo che può risolvere le partite da solo. La squadra è quella che vince e la squadra è quella che perde. Ripeto che sono a disposizione per uscire da una situazione complessa”.

Vai a vivere nella villa che era di Ronaldo o a centro città? “Sto cercando una casa ma non sarà quella di Cristiano. Devo essere umile e queste cose fuori dal campo non mi interessano. Case e altre cose non fanno per me, ho voglia solo di campo e di migliorarmi”.

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