La Procura di Torino ha avviato un’indagine nei confronti della Juventus per valutare un eventuale falso a bilancio. La Guardia di Finanza ha fatto irruzione nelle sedi bianconere e prelevato i fascicoli economici.
Intercettazioni Juve: Gravina cambia la regola
L’inchiesta delle Procura di Torino sulla Juventus ha inevitabilmente riaperto il tema delle plusvalenze. I bianconeri non sono gli unici ad essersi “affidati” a questa pratica nel corso degli anni, Le novità sul tema, ora, starebbero spingendo la FIGC a prendere in mano la situazione con rapidità.
Il Fatto Quotidiano riferisce che le plusvalenze in Serie A ammontano a circa 700 milioni di euro l’anno, il 20% in media del fatturato dei club.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, vuole porre rimedio al fenomeno delle plusvalenze ttraverso le creazione di licenze nazionali. Perciò si sta studiando un sistema per depurare la presentazione dei bilanci da parte della società prima di iscriversi ai campionati.
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Plusvalenze Juventus: la mossa della FIGC
A fine 2020 la Covisoc ha riaperto il fascicolo delle plusvalenze, portandolo sul tavolo del presidente Gravina. Nello stesso periodo sono iniziati i contatti con la Consob, che pure ha aperto un’inchiesta perché la Juventus è quotata in Borsa.
Da qui, l’elenco di 62 operazioni che coinvolge diversi club e giocatori, dalla Juventus al Napoli, da Pjanic a Osimhen a Rovella. La Procura FIGC a quel punto apre un fascicolo per un’indagine «non persecutoria ma conoscitiva».
Nell’estate 2018, per esempio, la Procura FIGC allora diretta da Giuseppe Pecoraro aveva portato in tribunale Chievo Verona e Cesena. Il tema delle plusvalenze fittizie e del falso in bilancio, ha poi portato al fallimento dei due club.
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Plusvalenze: cosa rischia la Juventus?
La Gazzetta dello Sport in edizione oggi, ha spiegato le possibili sanzioni a cui va incontro la Juventus. Nell’articolo 31, si va dalla semplice ammenda alla penalizzazione, fino all’esclusionedal campionato.
Comma 1 – “Salva l’applicazione delle più gravi sanzioni previste dalle norme in materia di licenze UEFA o da altre norme speciali, la società che commette i fatti di cui al presente comma è punibile con la sanzione dell’ammenda con diffida“.
Comma 2 – “Mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero mediante qualsiasi altra attività illecita o elusiva, tenta di ottenere od ottenga l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa sulla base delle disposizioni vigenti”. Le sanzioni per la Juventus, in questo caso, sono pesantissime: si parte dai punti di penalizzazione e si finisce con l’esclusione dal campionato.
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