Spuntano le prime intercettazioni e i primi audio determinanti nell’indagine della Guardia di Finanza sulle plusvalenze della Juventus.
Intercettazioni Juventus, cosa riguarda l’indagine della Guardia di Finanza?
Il blitz di ieri sera della Guardia di Finanza, ha scosso tutto il mondo Juventus e del calcio italiano.
La Procura di Torino ha avviato un’indagine nei confronti della Juventus per valutare un eventuale falso a bilancio. Nel decreto di perquisizione che ha fatto emergere l’inchiesta sui bilanci della Juve, si è “avuta espressa conferma in merito alla “gestione malsana delle plusvalenze”.
Il Corriere di Torino specifica che si sta indagando sulla pratica “di ricavo caratteristica della gestione sportiva, talvolta utilizzata quale autentico strumento “salva bilanci”, cioè in modo distorto“.
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Intercettazioni Juventus: spuntano audio shock
Il Corriere di Torino ha svelato che la Guardia di Finanza sta già lavorando su alcune intercettazioni e audio molto compromettenti per la Juventus. La società di Andrea Agnelli, come riporta il quotidiano piemontese, viene addirittura paragonata ad una ‘macchina ingolfata‘.
Intercettazioni Juventus – “Proprio gli investimenti oltre le previsioni del budget e gli “ammortamenti e tutta la m***a che sta sotto che non si può dire” sono stati tra le cause dello squilibrio economico e finanziario che ha portato la società Juventus spa ad essere appunto paragonata “a una macchina ingolfata” si legge.
In altre intercettazioni e audio sulla Juventus, viene anche identificato il “meccanismo Paratici“. Sono emersi, in più casi, riferimenti alla gestione Paratici, artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze. Anche qui altre intercettazioni: “Hanno chiesto di fa’ plusvalenze” e ancora: “Che almeno Fabio, dovevi fa’ plusvalenze e facevi plusvalenze“.
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Guai per la Juventus: Agnelli consapevole delle plusvalenze
Secondo le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, le plusvalenze era ben note ai vertici della Juventus, Agnelli in primis. Sul Corriere di Torino si legge:
“Per quanto emerso dalle attività di ascolto, i vertici del cda della società bianconera, in primis il presidente Andrea Agnelli, appaiono, di fatto, ben consapevoli della condotta attuata dall’ex manager bianconero e delle conseguenze estremamente negative sotto il profilo finanziario, non certo derivanti solo dal contesto pandemico in atto”.
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