L’Italia di Roberto Mancini fa fatica a trovare i gol dei centravanti. Gli azzurri sono usciti sconfitti dalla semifinale di Nations League contro la Spagna e il motivo è da ricercare anche nell’assenza dell’attaccante.
Italia, manca il bomber: senza Immobile e Belotti si fa ancora più fatica
Immobile e Belotti non segnano tantissimo con l’Italia. Gli azzurri hanno da tempo problemi con i gol degli attaccanti. Gli attaccanti più utilizzati fino ad oggi non hanno soddisfatto le aspettative e, anzi, hanno fatto sorgere molti dubbi sulla loro effettiva efficacia in azzurro.
All’Europeo i primi segnali “pericolosi”: Immobile è rimasto a secco contro Galles, Austria, Belgio, Spagna e Inghilterra, tre delle quali vinte ai supplementari (o rigori, senza Immobile già sostituito). Belotti non è mai stato decisivo, da subentrato. E peggio sta andando con Kean, Raspadori e Scamacca.
La sconfitta dell’Italia contro la Spagna nella semifinale di Nations League ha, tra gli altri, un grande colpevole: il (non) gol dell’attaccante.
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Italia, come tirare avanti se nessuno segna?
L’idillio ad un certo punto è finito: l’Italia si è fermata dopo 3 anni e 37 partite da imbattuta. Contro la Spagna è arrivata una dolorosa sconfitta che non ha permesso agli azzurri di Mancini di puntare al secondo trofeo europeo nel giro di pochissimi mesi.
E la colpa è anche dell’assenza degli attaccanti. Non che non ci fossero, ma sono assenti in zona gol. Immobile, Belotti, Kean, Scamacca, Raspadori: nessuno segna, o lo fanno molto poco e non sempre quando serve.
Come pensiamo di arrivare a Qatar2022 senza attaccanti goleador? Immobile e Belotti hanno mostrato tantissime difficoltà con il gioco manciniano, non sono abituati a certe dinamiche. Kean, Raspadori e Scamacca se faticano a giocare nei club non possono essere decisivi con la maglia azzurra. E allora c’è da trovare un’altra soluzione.
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Italia, e se l’attaccante fosse Lucca?
Lorenzo Lucca è il nuovo bomber italiano di cui tutti sono innamorati: e se giocasse da 9 dell’Italia? Forse è troppo giovane per prendersi i panni del titolare della rosa di Roberto Mancini. Ma forse non lo è. Classe 2000, in Serie B sta mostrando numeri stratosferici e sulle sue tracce ci sono già tante big. Non ha esperienza sui grandi palcoscenici ma un po’ di sana pazzia all’Italia non guasterebbe. I gol li sa fare e all’Italia serve proprio quello: qualcuno che non abbia pietà davanti alla porta avversaria.
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