Il Milan di Stefano Pioli ha cambiato faccia dal gennaio 2020. Il tecnico ha beneficiato dell’arrivo di Zlatan Ibrahimovic e ha ribaltato i risultati poco felici dei rossoneri. Ma il futuro è tutto da scrivere e chissà che non si apriranno scenari clamorosi.
Stefano Pioli e il Milan potrebbero dirsi clamorosamente addio. Il tecnico emiliano ha cambiato volto ai rossoneri dopo un periodo non troppo felice e ha riportato il Diavolo in Champions League dopo 7 anni di assenza.
Il futuro di Stefano Pioli al Milan, però, è in discussione nonostante i buonissimi risultati ottenuti. L’obiettivo di questa stagione è la vittoria dello Scudetto e il passaggio del girone di Champions.
In conferenza stampa, alla viglia della gara con l’Atletico Madrid, Pioli ha parlato del suo futuro al Milan.
“Nella mia testa il rapporto che ho creato col club, con i miei giocatori e con l’ambiente Milan non ha scadenza. Abbiamo le stesse ambizioni, la stessa voglia di ottenere il massimo da ogni partita”.
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Il futuro di Stefano Pioli al Milan è tutto da scrivere. I risultati e l’empatia con tutto l’ambiente rossonero fanno pensare che il tecnico possa restare ancora a lungo.
Il contratto di Pioli con il Milan, però, scade a giugno 2022 e non è detto che sarà rinnovato. La dirigenza rossonera potrebbe pensare di affidare la panchina ad un allenatore più esperto in materia europea.
Tutto, o molto, dipenderà dai risultati di questa stagione sia in campionato che in Champions League, a partire dalla sfida di domani.
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Stefano Pioli, poi, ha presentato la sfida tra Milan e Atletico Madrid in conferenza stampa.
“Stiamo facendo le nostre esperienze. Siamo stati molto bravi nel nostro percorso a sfruttare ogni situazione per fare qualcosa di meglio. Siamo giovani e questo ci dà tanti vantaggi. Dove non possiamo arrivare con l’esperienza ci arriviamo con le idee, l’energia, l’entusiasmo”.
Sfide ai top club? “L’esperienza di Liverpool ci può servire per essere più pronti e competitivi contro una squadra molto forte. Il livello è molto alto, in queste partite abbiamo visto che i particolari fanno la differenza. Abbiamo preso gol per qualche disattenzione e qualche errore tecnico, dobbiamo giocare a un livello molto alto. Parliamo di avversari che giocano da anni in Champions, hanno fatto finali”.
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