Il difensore ad un passo dal Manchester City, lo ha annunciato lui in prima persona. In un’intervista rilasciata ai media inglesi, la confessione e il retroscena, di quelle che sono le vicende di calciomercato legate alla Juventus.
Calciomercato Juventus, colpo del City: l’annuncio
A lavoro con Pep Guardiola, in quello che è il calciomercato della Juventus, che vede protagonista il fortissimo difensore dei bianconeri, per il Manchester City.
Ha parlato in un’intervista concessa ai microfoni di The Atlhetic, media inglesi, proprio il difensore dei bianconeri, all’interno del club che non sta vivendo un bellissimo periodo proprio alla Juventus. Il motivo è legato ai risultati che sono tardati ad arrivare, ma stasera la sua Juve è in campo proprio per sfidare un club inglese, che avrebbe dovuto affrontare da avversario.
Leonardo Bonucci ha rivelato di essere stato ad un passo dal Manchester City, nel calciomercato. Le sue parole sono di ammissione, sulla trattativa che non è andata poi in porto.
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Juventus, Bonucci: “Sono stato ad un passo dal City”
Avrebbe giocato al Manchester City, Leonardo Bonucci, ad un passo dal club di Guardiola. La rivelazione ai media inglesi: “Sono stato ad un passo dal City, è tutto vero. Era successo nel 2016, la Juve non mi vendeva però, eravamo arrivati ai dettagli. Io avevo il sogno di essere allenato da Guardiola, infatti è successo ancora quando sono andato al Milan. Io non volevo aspettare, volevo andare via dalla Juve e avevo dato la mia parola d’onore al Milan”.
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Mercato Juventus, senti Bonucci: “A Guardiola ho detto questo”
Bonucci rivela tutto su qual è stato il dialogo con Pep Guardiola, in merito al suo mancato passaggio al Manchester City, nel calciomercato. Le parole sono chiare: “Gli ho detto di essere stato onorato, l’anno scorso ho parlato con Pep e le mie parole sono state chiare: “Questa è casa mia, mister” – riferimento alla Juve, ndr -. Devo riconquistare il tempo perso, di quando sono andato a Milano, tornare ad essere il simbolo della Juve è il momento più importante della mia carriera”.
SU RONALDO – “È stato un problema pensare che un solo giocatore, sia garanzia di vittoria certa. Si è pensato forse, inconsciamente, che la sola presenza di Ronaldo bastasse per vincere”. 
