Milan, il campione annuncia: “Ho la malaria”

Brutte notizie per il Milan. Cresciuto nei rossoneri, l’ex campione del diavolo oggi all’Arsenal ha sconvolto il mondo del web con il suo annuncio.

Milan: l’ex Aubameyang ha la malaria

Il capitano dell’Arsenal Pierre-Emerick Aubameyang ha postato un messaggio sui propri account social per confermare di aver contratto la malaria. Queste le sue dichiarazioni.

 «Vi ringrazio per tutti i messaggi. Sfortunatamente ho contratto la malaria mentre ero impegnato con la mia Nazionale in Gabon per gli impegni di qualche settimana fa. Ho passato qualche giorno in ospedale nel corso della settimana e mi sento già meglio mentre stanno scorrendo i gioni. Voglio ringraziare i dottori che hanno scoperto il virus e mi hanno curato velocemente. Non mi sono sentito me stesso in questo periodo ma conto di tornare a vivere giocare meglio di prima».Nicolas Pepe Arsenal

Milan: Aubameyang è ancora un rimpianto

Il Milan si stringe intorno al suo ex campione. Pierre, infatti, era cresciuto calcisticamente a Milano con i colori rossoneri come i suoi due fratelli. 

Nel 2012 Willy e Catilina Aubameyang avevano deluso tutti in Gabon tanto da convincere il Milan a disfarsi dei due fratelli. Gallini dopo aver provato a parcheggiare i due calciatori in diversi club aveva messo  fine a una serie di prestiti in squadre di tutti i campionati.

L’allora ad rossonero non aveva fatto i conti con il terzo, Pierre, che diventerà uno dei più grandi rimpianti rossoneri.

Pierre-Emerick Aubameyang classe ’89, dopo esser stato in giro tra Digione, Lille e Monac, fu venduto al Saint-Etienne per solo un milione di euro. Proprio così un milione, metà del quale venne speso per acquistare Mesbah dal Lecce.

Aubameyang dalle stalle alle stelle

Dalla Francia la carriera di Aubameyang prese una piega inaspettata. Prima i gol in Ligue 1 poi il passaggio al BVB dove, dopo esser arrivato per prendere il posto di Lewandoski, la punta del Gabon diventa inamovibile e viene venduto in Premier League, all’Arsenal dove in poco tempo diventa capitano e uomo simbolo raccogliendo l’eredità di Van Persie.

 

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