Ibrahimovic – Lukaku, atto III. Tra meno di due settimane ci sarà un nuovo derby tra Inter e Milan che potrebbe valere la testa della classifica. E ci sarà un nuovo ‘scontro’ tra i due attaccanti, sperando sia pacifico questa volta.
Milan-Inter significa anche Ibrahimovic-Lukaku. I due campioni si stanno contendendo lo Scudetto e i nervi spesso saltano. Com’è successo, per esempio, in Coppa Italia: ci è mancato poco che i due arrivassero alle mani, non prima di insultarsi a vicenda. Dopo l’episodio di qualche settimana fa, si è parlato di una maxi-squalifica per i due calciatori.
Sotto la lente d’ingrandimento ci è finito soprattutto Ibrahimovic, accusato di aver chiamato ‘monkey’ Lukaku (come forma di razzismo). Ma le sue parole – spiega l’avvocato del Milan, Leonardo Cantamessa a Radio Punto Nuovo – non saranno oggetto di squalifica. “Il procedimento contro Ibrahimovic? Finirà con un nulla di fatto. Si è costruito un personaggio, per scherzo, non è per niente arrogante“.
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L’avvocato del Milan, Leonardo Cantamessa, ha parlato della possibile squalifica a Zlatan Ibrahimovic dopo la lite con Lukaku.
Accusa di razzismo per Ibrahimovic? “Non esiste. Direi che è assurdo e grottesco pensare ciò di uno che è vissuto in una sorta di ghetto“.
Lite con Lukaku? “Non conosco Romelu, ma Chicco Capellini – mio allievo ed avvocato dell’Inter – mi ha sempre detto che è una persona molto intelligente. Non lo troverò contro in questo giudizio, Lukaku dovrebbe astrattamente rispondere di certe frasi ed Ibrahimovic non ho capito di cosa“.
Ibrahimovic ha detto ‘Donkey’ o ‘Monkey’? “Gli ha detto ‘donkey’, letteralmente ‘asino’, ma in ambito sportivo vuol dire scarso”.
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Infine l’avvocato Cantamessa ha voluto parlato della possibile squalifica di Zlatan Ibrahimovic in termini di campo.
“Se si guarda l’evento e non l’eco dell’evento, l’indagine sarebbe un nulla di fatto. Sono due grandi giocatori, con una differenza: il Milan ha dimostrato di poter fare bene senza Ibrahimovic, l’Inter non può far a meno di Lukaku“.
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