Thiago Motta rischia dopo le dichiarazioni post Lecce-Bologna (LaPresse) - stopandgoal.com
Le dichiarazioni dell’allenatore del Bologna Thiago Motta dopo il pareggio in extremis contro il Lecce hanno fatto enorme scalpore: la procura apre un’inchiesta sulle parole del tecnico.
Non è mai bello essere raggiunti sul risultato di parità all’ultimo minuto, soprattutto subendo un calcio di rigore, dopo aver assaporato una vittoria che avrebbe permesso di raggiungere, almeno momentaneamente, posizioni di classifica decisamente fuori dalla propria portata. È esattamente quello che è successo al Bologna, impegnato nella trasferta del Via del Mare contro il Lecce nell’ultima giornata di campionato.
I felsinei, in vantaggio dal 68′ grazie al gol di Charalampos Lykogiannīs, hanno subito il pareggio dei pugliesi ben oltre i cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Daniele Doveri. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore dei padroni di casa, infatti, il portiere giallorosso Wladimiro Falcone, andato a saltare in area avversaria come prevede la classica “mossa della disperazione”, è stato steso in area da Riccardo Calafiori, conquistandosi un calcio di rigore concesso dopo un lungo check al VAR e poi realizzato da Roberto Piccoli.
Come ampiamente prevedibile, una conclusione del genere non ha di certo fatto piacere all’allenatore rossoblu Thiago Motta che, nel post partita, si era scagliato contro la decisione del direttore di gara con parole decisamente pesanti.
“Con un episodio del genere perde solo il calcio. Doveri aveva lasciato correre, ma hanno dato la possibilità a Nasca al VAR di combinarne un’altra delle sue. Con Nasca sono sfortunato, ricordate Spezia-Lazio o quello che ha combinato a Torino contro la Juventus? Se a Torino Nasca non aveva detto nulla, perché oggi ha richiamato l’arbitro?”.
Il riferimento è ad una serie di episodi avvenuti nel corso delle ultime stagioni e che hanno visto protagonista proprio l’addetto al VAR Luigi Nasca. In Spezia-Lazio 3-4 fu proprio lui a convalidare il gol decisivo di Francesco Acerbi nonostante l’allora difensore biancoceleste, oggi all’Inter, si trovasse in posizione di netto fuorigioco. Lo stesso Nasca era assistente al VAR anche durante Juventus-Bologna, valida per la seconda giornata di questo campionato, durante la quale, sul risultato di 0-1, un clamoroso fallo di Samuel Iling-Junior su Dan Ndoye in area bianconera non fu sanzionato con il calcio di rigore.
L’esterno bianconero, qualche minuto dopo, realizzerà l’assist per il gol di Dušan Vlahović che fisserà il risultato sull’1-1. Le dichiarazioni dell’allenatore del Bologna, ritenute provocatorie, saranno oggetto di un’indagine da parte della procura della FIGC, la quale ha aperto un’inchiesta contro l’ex centrocampista di Inter e Paris Saint-Germain per dichiarazioni lesive.
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