Riforma Serie A a 18 squadre?Il numero delle squadre non è prioritario, ora si sta lavorando su come la Serie A deve interagire con le altre leghe. L’obiettivo è costruire un meccanismo di maggiore funzionamento e coordinamento con le altre leghe. Le nuove guerre del calcio. Gli affari delle corporation e la rivolta dei tifosi“.

Come può cambiare il calcio italiano? “La dimensione passionale del calcio non si può perdere, ma serve una visione industriale. Serve un modello partecipato, perché se l’interesse del calcio diventa pubblico, allora legittima l’intervento dello Stato. In molti si sono posti problemi di questo tipo, dalla creazione di internet alla nascita della Wada per il doping. Bisogna poi capire quale sia il modello giusto di società”.

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Serie A a 18 squadre e diritti tv: parla Casini

Non solo la Serie A a 18 squadre: si parla anche di diritti tv con il presidente Lorenzo Casini.

Diritti tv? “O si aumentano i ricavi o è difficile immaginare forme di distribuzione diverse. Ricordiamo che la Premier nasce da un momento disastroso del calcio inglese. Hanno fatto interventi che da noi sarebbero considerati contro lo Stato di diritto. Le leghe americane sono un modello interessante ma c’è una base culturale troppo diversa. Stati Uniti sono nati con un progetto identitario egualitario, seppur parziale. Poi anche lì ci sono state delle mosse, come dare tanto potere alla Lega in NBA negli anni 90 per esempio“.

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