Dopo aver rialzato la testa con la qualificazione alle “Final 4” di Nations League, che comunque non va a cancellare la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale, il ct dell’Italia Roberto Mancini ha usato parole pensati nei confronti di alcuni dei suoi giocatori.
La prima parte di stagione per l’Italia di Mancini si è conclusa nel migliore dei modi, con la vittoria sull’Ungheria del ct Rossi alla Puskas Arena di Budapest e la conseguente qualificazione alle “Final 4” di Nations League visto il primo posto conquistato nel girone.
In occasione di un evento a Roma a pochi giorni dalla fine del primo ciclo di partite stagionali, Mancini è tornato a parlare della sua Nazionale congratulandosi con i suoi ragazzi per gli ottimi risultati ottenuti in queste due partite ed impostando anche quelli che sono gli obiettivi futuri, uno in particolare: il Mondiale negli Stati Uniti del 2026.
Non solo questo, il ct dell’Italia Roberto Mancini si è tolto qualche sassolino nella scarpa rivolgendosi ad alcuni suoi giocatori, pretendendo anche delle scuse da parte di alcuni di loro per qualche comportamento avuto nel corso degli ultimi ritiri.
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Il punto di forza di questa Nazionale italiana durante lo scorso campionato europeo è stato il gruppo, lo stesso che forse è venuto meno al momento del play-off contro la Macedonia per la qualificazione al prossimo Mondiale in Qatar.
Un problema che è stato notato da tutti, dai tifosi e dal ct Mancini in particolare che, in un recente evento a Roma, ha comunque aperto le porte della Nazionale italiana anche a chi nelle ultime convocazioni è stato escluso per motivi disciplinari o tecnici.
Queste le parole del ct azzurro: “Da ragazzo ho fatto quasi tutto, capisco i giovani – ha detto Mancini – nella vita si sbaglia. Ricordo che la Nazionale è aperta a tutti. Anche a chi ha avuto un comportamento non giusto. Basta chiedere scusa“.
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Con queste dichiarazioni Mancini ha voluto lasciar intendere che le porte della Nazionale italiana sono aperte a tutti, anche con chi in passato ha avuto dei disguidi, a patto di ricevere delle scuse.
I giocatori ai quali è stato indirizzato questo messaggio sono inevitabilmente Zaniolo e Kean, due degli ultimi esclusi d’eccellenza perchè spesso troppo indisciplinati. Questa Italia ha però bisogno di loro e del loro talento, e solo nel momento in cui compiranno un passo indietro Mancini potrà tornare a convocarli.
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