La Roma di José Mourinho impatta contro il muro dell’Udinese di Andrea Sottil. Alla Dacia Arena termina 4-0 per i padroni di casa che si impongono per fisicità, idee e velocità di gioco e agganciano proprio i giallorossi a 10 punti in classifica.
Al termine di Udinese-Roma, Andrea Sottil ha analizzato la grandissima vittoria maturata alla Dacia Arena. Per i bianconeri è la terza vittoria consecutiva in 5 partite di Serie A che li porta a -1 dalla vetta del campionato
“Stiamo vivendo un ottimo momento sicuramente. Stiamo molto bene fisicamente e siamo in crescita. Oggi abbiamo deciso di pressare alta la Roma e in generale vogliamo farlo contro tutti. Stiamo cercando di costruire una nostra identità e i ragazzi sono stati straordinari anche stasera. Siamo andati sempre in avanti, giocando un bel calcio e creando tante occasioni. Nelle transizioni possiamo essere devastanti, abbiamo calciatori di grande volume. Vittoria strameritata”.
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Come avete preparato questa partita? “Noi dobbiamo cercare di scivolare il più possibile a quattro e tenere poi pronto il quinto. Oggi la scelta era quella di non correre dietro la Roma ma giocare il nostro calcio. Abbiamo deciso di schierare questo tipo di centrocampo per tenere palla e fraseggiare bene per metterli in difficoltà. Pereyra ci dà qualità, ci fa salire e a lui possiamo ancorarci e innescare le giuste situazioni. Difendendoci a 4 poi abbiamo più uomini in avanti. Sicuramente c’è tanta qualità”.
Obiettivo? “La rosa è molto competitiva, abbiamo doppi ruoli. Ho la fortuna di avere una rosa di livello e sto cercando di coinvolgere tutti perché ho la possibilità di alternare tanti calciatori, visto che sono tutti forti. Le nostre ambizioni sono quelle di stare tanto con i piedi per terra ma siamo consapevoli delle nostre forze. Dobbiamo pensare partita per partita e possiamo essere protagonisti di questo campionato”.
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A quale allenatore si ispira Sottil? “Nel mio percorso di calciatore ho avuto allenatori molto bravi che mi hanno lasciato qualcosa. Io devo essere me stesso e credere nella mia idea di calcio. Se devo fare un nome dico Spalletti: è geniale, è cresciuto tantissimo, ha sempre avuto idee meravigliose. Ha sempre trasmesso il coraggio di andarsi a giocare le partite. Voglio dare identità alla squadra e portarla su tutti i campi”.
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