La Roma di José Mourinho pronto a giocare la semifinale di Conference League contro il Leicester. I giallorossi possono giocarsi la possibilità di tornare a vincere un trofeo dopo 14 anni di astinenza.
La Roma e José Mourinho sognano di concludere in grande stile la stagione con la vittoria della Conference League. In conferenza stampa, il tecnico portoghese ha parlato delle difficoltà di affrontare il Leicester.
“La verità è che noi domani giochiamo la partita numero 13 in Conference League. Abbiamo iniziato contro una squadra che avevo detto che avrebbe vinto il campionato turco. Ora siamo in un momento chiave e contro un avversario non da Conference League, ma da Europa League. Non è la loro competizione, ma la nostra competizione”.
Difficoltà in Serie A causa Conference League? “Abbiamo sofferto e viaggiato tanto. Abbiamo pagato con punti nella Serie A il fatto di giocare giovedì-domenica, meritiamo di andare in finale. Abbiamo due possibilità di giocare l’Europa League il prossimo anno: una vincendo questa competizione o arrivando quindi o sesti in campionato“.
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José Mourinho ha svelato l’obiettivo della Roma in Conference League: vincere contro il Leicester e pensare alla vittoria finale.
“Tante volte sono arrivato in semifinale e al di là dei nomi e del potenziale. Non mi interessa se loro o noi siamo più forti. Qualche mese fa abbiamo perso 2-0 con l’Inter e sabato 3-1, risultati simili ma un approccio diverso. Al di là del vincere la Conference siamo una squadra con un percorso che mi piace”.
Obiettivo? “Il nostro obiettivo domani è vincere la gara, se perdiamo come abbiamo fatto a Bodo vediamo cosa fare nella seconda. Magari è il Leicester che con merito ci porta a vincere la seconda partita, ma il nostro obiettivo domani non è pensare solo ad arrivare con un risultato positivo per la partita dell’Olimpico“.
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Semifinale? “È sempre importante fare una semifinale, in Champions League arrivano anche squadre che accumulano un certo coefficiente, spero che la Roma possa entrare in questa nuova Champions League. Se tu arrivi in semifinale, se non arrivi in finale significa poco”.
Ranieri? “Siamo amici ma non ci siamo sentiti prima della partita. Altri allenatori nella Premier League hanno vinto tanti titoli, Ranieri uno solo ma il suo è il più speciale di tutti. Per questo qui è un mito. Io ho giocato quel campionato lì e lo ricordo come un momento storico della Premier League“.
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