La Serie A è stravolta dal caos creato dalle plusvalenze fittizie. La Procura Federale ha aperto un fascicolo sulla Juventus e su tanti altri club italiani. Le ultime notizie in merito non sono felici per un’altra, storica, società italiana.
Serie A, caso plusvalenze: club indagato per affari con la Juve
Caos plusvalenze fittizie: la Serie sta vivendo un momento molto complesso. La Procura Federale ha deciso di indagare sui club italiani che, probabilmente, si sono mossi in maniera subdola negli ultimi anni. Le indagini proseguono e riguardano anche altre società importanti.
Tanti club importanti come Juventus, Napoli, Milan e Inter sono sotto la lente della Procura Federale. Così come lo sono diverse società che hanno acquistato o ceduto calciatori alle suddette squadre.
Secondo le ultime notizie, anche la Sampdoria è invischiata nel caos delle plusvalenze fittizie. E il club doriano ha iniziato a muoversi per avere tutti i documenti sottomano e potersi difendere in caso di accuse.
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Plusvalenze Serie A: indagata la Sampdoria, c’èanche l’affare Audero
La Sampdoria ha chiesto gli atti del caso plusvalenze alla Procura Federale. Secondo quanto riferisce Il Secolo XIX, la società blucerchiata dichiara di essere assolutamente tranquilla. Il club ritiene di aver portato avanti tutte le operazioni attenzionate nel rispetto di ogni norma.
Nel mirino della Procura Federale ci sono alcuni affari che la Sampdoria ha concluso soprattutto con la Juventus.
Le operazioni della Samp seguite dalla Procura coinvolgono vari scambi tra Sampdoria e Juventus. Da Daouda Peeters per 4 milioni a Erasmo Mulé per 3,5, fino Emil Audero per 20, Così come l’accordo per Giacomo Vrioni per 4, di Nicolò Francofonte per 1,7, di Erik Gerbi per 1,3 e di Matteo Stoppa per 1.
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Sampdoria, cosa si rischia con le plusvalenze?
Le contestazioni per la Sampdoria e per tutti gli altri club potrebbero avvenire anche nel giro di qualche anno e non nell’immediato. Le mosse anti-deferimento sono utili ai membri delle società per evitare “danni” personali. Le squadre non hanno paura di una penalizzazione in classifica ma piuttosto di squalifiche individuali con annesse multe.
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