Juventus
La Juventus di Massimiliano Allegri perde ancora: contro il Verona termina 2-1. IÂ bianconeri non rialzano la testa dopo il ko di pochi giorni fa contro il Sassuolo e, anzi, peggiorano la situazione in classifica.
Momento difficile? “In questo momento le parole non servono a niente, dobbiamo solo lavorare. Dobbiamo prenderci le responsabilità e accettare la realtà per la brutta classifica. Solo con uno spirito diverso riusciremo ad uscirne fuori. In qualche modo ci tireremo fuori e martedì abbiamo una partita importante. Basta piangersi addosso, poi le cose si sistemeranno”.
Quanto tempo ha la Juventus? “Questo era l’ultimo step. Martedì abbiamo una partita decisiva. Poi loro fanno mezzo tiro in porta e va dentro ma non è un caso. Avevamo un atteggiamento completamente diverso tempo fa. E penso che ora tutti l’abbiano capito”.
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Dunque, Allegri non si aspetta un esonero nonostante la Juventus domani potrebbe ritrovarsi a meno 16 dalla vetta con una vittoria di Napoli o Milan.
Troppe aspettative? “Indipendentemente dal valore della rosa, abbiamo giocato delle partite che ci hanno fatto fare solo 15 punti. Il calcio va anche così e da certe situazioni bisogna uscirne ad ogni modo. Ora siamo da metà classifica e dobbiamo lavorare per risalire”.
Problemi di mentalità ? “Sapevamo che avremmo affrontato una squadra con corsa e contrasti. Ti devi mettere sul piano loro, sullo spirito e sul rincorrerli. Quando la partita va avanti, poi, escono fuori le qualità tecniche. Non è che perché c’è Allegri allora battiamo tutte le squadre di metà classifica. Bisogna metterci impegno. Il calcio non è fioretto. Quando giochi contro il Verona devi metterti al loro livello. Loro hanno fatto tanti falli, hanno interrotto spesso la partita. Sapevano che potevamo batterci così e così hanno lavorato”.
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Allegri proverà con il lavoro a salvare la sua panchina, ma ogni decisione sull’esonero spetterà ad Andrea Agnelli.
Dove lavorerà ? Sulla testa o sulle motivazioni? “Io penso che non ci sia grande squadra che non abbia avuto rispetto degli avversari. Non si vince con sufficienza. A noi manca la voglia di combattere. C’è solo da stare zitti, in silenzio, e lavorare sodo”
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