Lazio, esonero per Maurizio Sarri: Lotito esce allo scoperto

Si parla già di addio per Maurizio Sarri dopo un avvio difficile di campionato: a tal proposito è intervenuto oggi Claudio Lotito.

Lazio, Claudio Lotito sull’esonero di Maurizio Sarri

L’inizio non è stato dei migliori, ma questo si sapeva. In 5 partite fra campionato e coppe, per la Lazio sono arrivate 2 vittorie, 2 sconfitte ed 1 pareggio. Il punto è capire quanto tempo può ancora concedere Claudio Lotito a Maurizio Sarri prima di arrivare all’esonero. C’ha pensato lo stesso presidente biancoceleste a rispondere a questa domanda, a margine di una presentazione di un evento di beneficenza, così come riportato da Sportmediaset.

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Serve tempo per amalgamarsi e raggiungere grandi obiettivi“, ha detto Lotito, “serve pazientare il tempo necessario per acquisire certi schemi, visto che prima si era abituati a giocare in maniera diversa. In questi casi l’unica soluzione è il tempo“. Niente esonero quindi per il mister, almeno per il momento. Per tutto il resto c’è il derby.

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Lazio, Lotito aspetta il Derby

A tal proposito, Lotito ha concluso: “Derby? Spero che i nostri scendano in campo con l’atteggiamento giusto, con la voglia di vincere e rendere felici i nostri tifosi. La società ha messo in campo tutti gli sforzi necessari affinché questo accada”.

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Lazio, quanto costa Maurizio Sarri?

Il riferimento neanche tanto velato agli sforzi economici di Lotito è un evidente frecciata a Maurizio Sarri, che per ora non rischia l’esonero, ma deve fare i conti con i conti del presidente. Nello specifico, oltre ad una campagna acquisti che ha portato Felipe Anderson, Pedro, Zaccagni e trattenuto tutti i big, il numero 1 biancoceleste fa riferimento allo stipendio monstre di 3 milioni che percepisce il tecnico toscano.

Conferenza Stampa Sarri
Conferenza Stampa Sarri (Getty Images)

Che dal canto suo si è anche ridotto il salario (alla Juve guadagnava quasi 6 milioni all’anno), ma giova sottolineare come nell’era Lotito mai un allenatore ha guadagnato così tanto. Ecco il motivo delle pressioni che arrivano già all’inizio della stagione: la Lazio è già pensata (e costruita) per raggiungere grandi risultati, per cui sarebbe deleterio perdere troppo terreno.

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