Calciomercato Juventus, Paratici su Pirlo: “Stia tranquillo. Su Allegri…”

Poco prima dell’inizio del recupero della terza giornata di campionato contro il Napoli, è intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport’ il direttore sportivo della Juventus, Fabio Paratici.

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Calciomercato Juventus, le parole di Paratici sul futuro di Pirlo

Calciomercato Juventus, queste le parole raccolte dalla nostra redazione di Fabio Paratici sul futuro di Andrea Pirlo e non solo: “Buffon dal primo minuto? Praticamente avrebbe dovuto giocare col Torino, ma a causa della squalifica è stato schierato Szczesny. Dopo un incontro avvenuto tra l’allenatore ed il polacco, di comune accordo, abbiamo deciso di far riposare Wojciech.

Futuro della squadra? Mancano dieci partite, sono tutte molto importanti. Quanto vale questa partita? Vale come le altre dieci. Andiamo verso la fine e le partite hanno più peso. Futuro Pirlo? Da undici anni a questo livello le pressioni le riceviamo ogni giorno. 

Siamo abituati alle pressioni. Sono undici anni che le riceviamo, sia quando vinciamo gli scudetti o i titoli, figuriamoci quando le cose non vanno come al solito. La stessa cosa vale per il nostro tecnico che, quando era calciatore, di responsabilità ne ha sempre prese tante e le ha sempre gestite con grande carattere e quindi nessun problema.

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Se non finiamo tra le prime quattro? Pensiamo positivo, cerchiamo di portare a casa ogni partita i tre punti. Non ci pensiamo, è una non ipotesi. Il valore della rosa? Quando sono arrivato qui undici anni fa, il primo anno con Del Neri avevamo Bonucci, Barzagli e Chiellini: tutti quanti mi chiedevano di comprare difensori. Eravamo convinti che migliori di questi ce ne fossero due, massimo tre. Come Sergio Ramos, Pique e via dicendo. Poi questa idea si è rivelata corretta. Per dieci anni sono stati i migliori al mondo. Penso che i calciatori che giocano in questa rosa siano di valore e competitivi.

Basti pensare a Rabiot che è titolare della Francia, Arthur ha vinto una Coppa America con il Brasile un anno fa. Bentancur ha giocato due Coppa America ed un Mondiale con l’Uruguay e ha disputato 100 partite in bianconero. McKennie è stato uno delle rivelazioni di questo campionato. Sono stagioni strane dove ci sono tantissime componenti, non sono alibi. Sicuramente dobbiamo metterci in discussione ma allo stesso tempo fare delle valutazioni corrette e lucide per quanto riguarda i singoli calciatori. 

Inter? Sicuramente sono partiti con lo stesso tecnico ed un sistema di gioco già radicata come quella della scorsa stagione. Conte è un martello. La sua organizzazione di gioco è uno dei suoi punti di forza. E’ stato un vantaggio grande. Siamo gli unici, tra le prime tre, ad aver cambiato il tecnico. Non abbiamo avuto tempo di fare precampionato e ha portato qualche svarione. Abbiamo giocato tantissime partite, specialmente tra gennaio e febbraio. Sono tutti elementi per cui si possono fare tante analisi. 

Ci siamo sempre messi in discussione, specialmente in questi anni quando vincevamo. Tutti sanno quanto autocritica severe siamo in grado di farci da soli. E’ un dato di fatto. E’ un metodo di lavoro che abbiamo sempre attuato, ci tengo a dirlo. Abbiamo cambiato molto e fatto riflessioni anche quando vincevamo. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorarci. Ne parleremo con l’allenatore alla fine di questa stagione. 

Ritorno di Allegri? In questo momento pensiamo a lavorare e fare il meglio possibile. Non c’è nessun ragionamento che va al di là delle partite di una fase tecnica. Il resto lascia il tempo che trova”.

 

 

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