Vaccino in Italia? Ci pensa la FIGC: parola di Gravina

Gabriele Gravina, presidente rieletto della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista al Corsport all’interno della quale si è soffermato sulla possibilità che il campionato si fermi e sulla funzione collaborativa che può garantire la Federazione in termini di diffusione del vaccino.

Serie A, Gravina assicura la sua prosecuzione

Dopo aver battuto Sibilia, Gravina è stato eletto di nuovo come presidente della Federcalcio. Il primo interrogativo è sullo stop della Serie A a causa dell’aumento dei contagi. “Il campionato non è a rischio“, chiarisce Gravina, “abbiamo un protocollo che funziona. Vero che le nuove varianti corrono di più e colpiscono soprattutto i giovani, ma il monitoraggio è costante, i tornei non sono a rischio”.

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“Non c’è spazio nemmeno per i playoff: io sono favorevole in teoria, ma queste non sono le condizioni per introdurli. Lazio-Torino? Decide il Giudice Sportivo. Mi limito a dire che esiste una causa di forza maggiore e dobbiamo rispettarla. Certo, sarebbe bello se tutte le ASL del nostro paese di comportassero allo stesso modo“.

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In Italia il vaccino lo porta avanti il calcio: il piano di Gravina

Partendo dalla circostanza che l’UEFA si è negata a dare precedenza nell’accesso al vaccino agli atleti che andranno agli Europei, Gravina lancia una proposta al governo italiano sui vaccini: “Tutte le società sportive hanno un’organizzazione interna fatta di medici e altro personale specializzato. Noi offriamo questa rete per somministrare il siero alla popolazione, al fianco della Protezione civile. Siamo presenti in tutto il territorio nazionale con strutture ed operatori. Li mettiamo a disposizone dell’Italia. E senza chiedere precedenza per i calciatori: vogliamo immunizzare tutti prima dell’estate”.

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Lo stemma della Nazionale italiana FIGC

Serie A, Gravina su Mancini, Orsato e la riapertura degli stadi

Apertura stadi? Col passaporto vaccinale diventa possibile, magari concedendo qualcosa in termini di privacy. In 90 giorni possiamo raggiungere l’immunità di gregge e spegnere i pruriti di chi vorrebbe spostare gli Europei. Mancini? Stiamo parlando del suo rinnovo non solo per i risultati sportivi ma anche per il suo metodo che ha portato a molti cambiamenti. Orsato? Non sono sorpreso del suo mea culpa, l’importante è non strumentalizzare. Col VAR centrale si avranno dei miglioramenti“.

 

 

 

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