Milan Ibrahimovic (Getty Images)
Una bellissima e lunga intervista del centravanti del Milan, Zlatan Ibrahimovic, concessa ai canali di Sky Sport. E’ nel corso del programma 23 che viene messa in onda la lunga conversazione a Milanello tra Massimo Ambrosini, attuale opinionista dell’emittente satellitare, ma ex compagno di squadra al Milan, proprio di Zlatan Ibrahimovic.
Parla del suo ritorno al Milan, Zlatan Ibrahimovic: “La cosa bella è arrivare in un club e riportarlo al top. Non posso avere paura, se avessi avuto paura, non avrei neanche firmato. E’ successo anche allo United. Tutti mi dicevano che non avevo niente da guadagnare, ero troppo vecchio. Io faccio il contrario di quello che mi viene detto”.
Sul passato che portò al Milan: “Erano altri anni, Galliani venne da me a Barcellona, si tolse la giacca e mi disse: “O vieni con me o da qui non vado via”.”Â
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Ha parlato a lungo il centravanti del Milan, Zlatan Ibrahimovic, che si è raccontato all’amico Ambrosini: “Sono cambiato? 10 anni fa c’erano giocatori diversi, personaggi con status diverso, personalità diverse, i miei ex compagni avevano qualità differenti, oggi giochiamo in un’altra maniera. Non posso approcciarmi nella stessa maniera in cui facevo con te – si riferisce ad Ambrosini -, con gli altri. Ma sono sempre lo stesso in campo, con un’altra esperienza”.
“Metto pressione alla squadra? Lo facevo ieri, lo faccio oggi, ancora di piĂą. Chiedo tanto, mi lamento in allenamento, non devono sbagliare i passaggi. Ma poi dipende da te, come prendi i miei “rimproveri”. Per me nessuno deve rilassarsi, nĂ© in allenamento, nĂ© in partita”.Â
Come stai fisicamente? “Sto bene. Mi sto allenando tanto. A questa etĂ tocca star bene fisicamente, perchĂ© rischi di essere debole. Ma sto molto meglio adesso, rispetto a qualche anno fa”.Â
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L’intervista di Zlatan Ibrahimovic, centravanti del Milan, continua.
Dove può arrivare il Milan? “Stiamo facendo bene. Non esistono sogni o obiettivi per me: giochiamo una partita per volta. Va bene, io ho i miei personali, ma come squadra dobbiamo fare meglio dell’anno scorso. La squadra è molto giovane, non hanno avuto ancora un feeling con i trofei. E allora aspettiamo, senza rilassarci. Su questo io batto forte, non devi mai essere soddisfatto. Nessuno si ricorda mai dell’ultima partita che hai vinto”.Â
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