Lazio e Coronvirus: il club di Lotito continua ad essere al centro di numerose discussioni a causa del caos creato dai tamponi effettuati nelle ultime settimane.
Coronavirus Lazio, l’Ospedale di Avellino riprocessa i tamponi
Il caos che si è creato intorno Lazio per i casi di Coronavirus continua ad infittirsi. Ieri all’ospedale Moscati di Avellino, sono stati riprocessati i test effettuati dal gruppo squadra biancoceleste venerdì scorso, con un perito nominato dalla Procura della Repubblica.
Stando a quanto riferisce l’ANSA, i risultati avrebbero evidenziato la positività di Thomas Strakosha e la negatività di Ciro Immobile e Lucas Leiva. Se la Procura della Repubblica dovesse confermare tale tesi, i calciatori avrebbero poututo giocare contro la Juventus.
Coronavirus Lazio, parla Diaconale: “Vogliono metterci in difficoltà”
La situazione Coronavirus alla Lazio ha creato numerose polemiche. Il portavoce del Presidente Claudio Lotito, Arturo Diaconale, ha parlato di come sta vivendo la situazione la società. Sul proprio profilo Facebook, Diaconale ha messo in discussione la veridicità delle parole che circolano.
“Cari tifosi della Lazio… Come è noto, una grave questione personale mi impedisce in questi giorni di rappresentare una presenza fisica maggiore di fronte alle vicende interne ed esterne alla S.S. Lazio. E di fronte agli attacchi mediatici che stanno cercando, senza riuscirci, di mettere in difficoltà la società“.
Coronavirus Lazio, Diaconale: “Non perdiamo la voglia di vincere lo Scudetto”
Infine, Arturo Diaconale, ha esaltato le ambizioni del club. Nonostante il caos creato dal Coronavirus, la Lazio continua a lottare per lo Scudetto. Ecco le parole di Diaconale.
“La nostra squadra ha raggiunto dopo molti anni la Champions League, nella quale sta difendendo con successo l’Italia in campo europeo. Inoltre non ha perso la voglia né la possibilità di ambire allo scudetto.
Sono certo che gli ultimi avvenimenti avranno l’effetto di compattare ulteriormente intorno alla Lazio la sua impareggiabile tifoseria, verso la quale confermo il mio immutato impegno, compatibilmente con le mie condizioni di salute“.
