Spezia, Italiano: “Tutti ci davano per spacciati, se i risultati sono questi…”

Subito dopo la vittoria della sua squadra, è intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport’ l’allenatore dello Spezia, Vincenzo Italiano.

Vincenzo Italiano (www.gettyimages.it)

Le parole di Italiano dopo Benevento-Spezia

Queste le parole di Italiano, tecnico dello Spezia: “Nzola? E’ un ragazzo che va gestito in tutti i sensi. In questo momento ci sta dando grandi soddisfazioni. Siamo contenti di quello che sta facendo , speriamo continui così perché è molto importante.

Abbiamo tanti infortuni però abbiamo deciso di avere questa rosa ampia apposta per non andare in difficoltà. Soprattutto per il Covid. Questa scelta sta pagando. Stiamo coinvolgendo tutti i ragazzi. Estevez ha iniziato dall’inizio. Rispetto alle altre squadre siamo partiti in ritardo. Dobbiamo crescere, ma questa vittoria è una grande soddisfazione”. 

Ancora Italiano, allenatore dello Spezia: “Noi per tanti aspetti siamo ancora in ritardo, nel senso che molti calciatori sono ancora fuori condizione. Alcuni devono capire il nuovo paese perché nuovi arrivati, quindi anche il calcio che si applica in Italia. Se questi sono i risultati vuol dire che la strada è quella giusta. 

A parma potevamo ottenere qualcosa in più . Non bisogna mai perdere la fiducia e l’entusiasmo, se perdiamo quelle andiamo in difficoltà. Ci siamo comportati bene e penso che la vittoria sia meritata.

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Il nostro intento è cercare di non subire. Siamo nuovi in questa categoria. Non vogliamo farci prendere a pallonate. Quando abbiamo la palla dobbiamo andare in area di rigore”.

L’allenatore dello Spezia Italiano si sofferma anche sui suoi giovani: “Pobega? E’ un ragazzo giovane, spesso ha fatto vedere che può avere un futuro importante. Se migliora nella gestione della palla e non regalare i palloni avversari, credo che con la sua fisicità e altre caratteristiche può fare un percorso importante. Ci deve credere.

Ho avuto tanti allenatori bravissimi che mi hanno lasciato qualcosa. Ognuno mi è rimasto dentro per tanti motivi. Quando fai questo mestiere vai a ricordarti quello che ti hanno detto i tuoi ex allenatori. Da calciatore mi piaceva giostrare in centrocampo. E’ un sistema di gioco che ho fatto io, a volta ci sono avversari che non ti permettono di stare al centro dell’attenzione. Con un po’ più di coraggio potevamo avere qualche punti in più in classifica.

Tutti ci davano per spacciati e questo deve essere per noi un motivo di orgoglio. Noi vogliamo uscire dal campo a testa alta, il nostro obiettivo e quello oltre a far punti. Però dobbiamo vedere prima la prestazione“.

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