Ancora un’altra inchiesta da parte del programma televisivo Le Iene, che smaschera il sistema che c’è dietro al calcio giocato.
Dopo il caso Salvatore Bagni, che dietro compenso garantiva una sistemazione a dei giovani calciatori, scoppia un altro caso destinato a far discutere all’interno del mondo del calcio.
Un sistema che, con l’andare avanti negli anni, sta diventando sempre più marcio con tanti interessi in giro che rischiano di minare la passione e il tifo di tanti sostenitori.
Infatti, è sempre più difficile per un giovane calciatore imporsi in una squadra con tanti agenti e intermediari che talvolta hanno più influenza in un determinato club. Ecco perché il sistema non è più meritocratico ma si tiene in considerazione solo una tipologia di calciatore, magari quello che garantisce più profitto al club.
Ma questo sistema esiste anche in Serie A?
Già con la precedente inchiesta, ne erano usciti con le ossa rotta Salvatore Bagni ed il direttore sportivo della Vis Pesaro. Infatti, attraverso il servizio è emerso come l’ex centrocampista raccomandava un giovane calciatore al dirigente che era pronto ad ingaggiarlo dietro il pagamento di una mazzetta.
Questi soldi, inoltre, finivano anche nelle tasche di Bagni, per il suo lavoro da intermediario. Ma il caso non è singolare, visto che ci sono altri procuratori, agenti, allenatori o dirigenti che promettono cose dietro pagamento di denaro.
Ecco svelata la nuova inchiesta de Le Iene.
“Se paghi giochi in Serie A”, un altro servizio de Le Iene
Questa volta, Le Iene sono andate oltre con l’inchiesta che riguarda addirittura la Serie A.
Giocare a calcio ad altissimi livelli è possibile: non serve il talento ma bastano i soldi. E’ questo lo scenario che esce fuori dalle ultime inchieste del programma televisivo in onda su Italia Uno.
Non è solo un caso che riguarda una singola squadra o un singolo agente, ma purtroppo fa parte di un sistema sempre più ampio che illude i giovani calciatori che, talvolta, hanno la disponibilità economica per poter arrivare ai propri interessi e scavalcare altri colleghi, magari più forti tecnicamente.
