Grande ritorno nella dirigenza del Milan (LaPresse) - stopandgoal.com
Dopo gli incontri di Roma si è pensato che la scelta potesse ricadere su Igli Tare, ma il Milan avrebbe cambiato ancora una volta strategia.
La sensazione è che all’interno dell’organigramma dirigenziale rossonero non verrà più inserita la figura del direttore sportivo. Rimarranno così, con Giorgio Furlani amministratore delegato, Zlatan Ibrahimovic Senior Advisor e Geoffrey Moncada direttore tecnico. Eppure a questa triade potrebbe presto essere affiancato un profilo d’esperienza internazionale che conosce bene, ma soprattutto a fondo, il Milan e tutto l’ambiente che lo circonda.
A confermarlo il recente annuncio che difatti conferma e annuncia la candidatura del dirigente, pronto a tornare a lavorare e fare il bene del club rossonero dopo anni.
Il casting per il nuovo direttore sportivo sarebbe ancora in alto mare. Neanche gli incontri di Roma hanno convinto Giorgio Furlani a puntare su Igli Tare, al punto che starebbe cominciando a circolare una voce secondo la quale il Milan potrebbe non nominare alcun direttore sportivo per la prossima stagione.
Avrebbe dell’incredibile uno scenario del genere, soprattutto dopo tutto quello che è successo nelle ultime concitate settimane. Eppure ci potrebbe essere una motivazione dietro quest’eventuale inversione di marcia, con i tifosi che alla fine potrebbero anche accettare questa soluzione considerato il profilo del quale si starebbe parlando.
Intervistato a GR Parlamento, lo storico dirigente del Milan Ariedo Braida si sarebbe offerto al club rossonero nel momento in cui servisse una mano per cercare di raddrizzare e sistemare le cose. Il ritorno di un profilo del genere potrebbe in qualche modo oscurare la mancata nomina di un direttore sportivo, anche perché stiamo parlando di uno che oltre a conoscere benissimo il Milan e tutto quello che ne deriva, riporterebbe un po’ di quel sentimento, il milanismo, andato perso nel momento in cui è stato deciso di fare fuori Paolo Maldini.
Ariedo Braida si sarebbe offerto al Milan, ma è difficile pensare che Furlani, Ibrahimovic e Moncada prendano seriamente la candidatura dell’ex dirigente berlusconiano. Una figura come lui, nel Diavolo attuale, potrebbe fare più che comodo, anche perché placherebbe leggermente l’ira dei tifosi, ma il gruppo di lavoro rossonero ha intenzione di proseguire per la sua strada e nel casting per il direttore sportivo.
Igli Tare resta uno dei nomi più papabili per questa prestigiosa poltrona, ma se fino a questo momento non è stato ancora ingaggiato è perché Furlani vede in Tony D’Amico dell’Atalanta il profilo ideale al quale affidare l’area sportiva del Milan. Sarà curioso capire se la Dea lascerà partire il dirigente (sotto contratto fino al 2027), ma fino a quando potrà l’amministratore delegato del Diavolo farà tutti i tentativi possibili, nella speranza che il primo ad essere convinto di questo potenziale trasferimento sia D’Amico stesso. Staremo a vedere.
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