Club penalizzato dalla UEFA, il motivo (LaPresse) - stopandgoal.com
Il comportamento del club non è passato inosservato ai piani alti della UEFA, che presto prenderà dei provvedimenti in merito.
Non è stata ancora fissata la data dell’udienza, sempre se ci sarà, visto e considerato che il regolamento è stato violato, e nulla potrà salvare la società dal vedersi compiere il suo (crudele) destino. Scappare da questa situazione è oramai impossibile, anche perché ci sono tutte le prove che possono essere utilizzate contro il club, che rischia dunque di dover combattere non solo contro la UEFA, ma anche contro il suo ex calciatore, che potremmo indicare essere come la principale causa di tutto questo casino.
Nelle prossime settimane il club, insieme ai suoi legali, potrebbe non vivere vita facile. La situazione si starebbe complicando ogni giorno che passa, anche perché si parla di una violazione del regolamento della UEFA. Una cosa non da poco, visto che starebbe facendo andare la società incontro ad una pesante penalizzazione nel momento in cui questi comportamenti dovessero essere confermati.
L’impressione è che addirittura non ci sia via di uscita, visto che quanto è stato incriminato è effettivamente successo, complice la testimonianza dell’ex tesserato del club, principale causa di tutta questa situazione che non starebbe facendo dormire sonni tranquilli praticamente a nessuno. Al momento, comunque, ancora nessuna udienza sarebbe stata fissata, ma le parti potrebbero presto incontrarsi in Tribunale per cercare quantomeno di fare chiarezza su una situazione che rischia di fare strascichi importanti per quanto lunga si pronostica essere.
Dunque, stando a quanto riportato da L’Equipe, il Paris Saint Germain rischierebbe delle sanzioni da parte della UEFA per la questione Kylian Mbappé. La stella francese continua a rivendicare al club parigino salari e premi non pagati per un totale di 55,5 milioni di euro, situazione che la massima organizzazione calcistica europea non tollera, come precisato anche nel regolamento, dove viene detto che le società che partecipano alle competizioni europee non devono avere debiti verso i dipendenti a partire dal 15 luglio, 15 ottobre e 15 gennaio per i pagamenti dovuti rispettivamente entro il 30 giugno, settembre e 31 dicembre.
Per evitare di andare incontro ad una pesante penalizzazione, il Paris Saint Germain deve dimostrare alla UEFA di non aver nessun debito pendente con Kylian Mbappé entro il 15 gennaio. Situazione che sembrerebbe essere più semplice a dirsi che a farsi, visto che tramite i propri legali la stella francese si sarebbe mossa proprio per essere risarcita dei 55,5 milioni di euro che le spetterebbero.
Insomma, la storia d’amore tra il PSG e Mbappé non è finita nel migliori dei modi. Le parti potrebbero presto finire addirittura in Tribunale, anche se, come anticipato, non sarebbe stata ancora fissata alcuna data per un’eventuale udienza. Staremo a vedere.
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