Jannik Sinner, prosegue la ridda di pareri sul caso Clostebol (Ansa Foto) - Stopandgoal.com
Tra i tennisti del circuito ATP emergono differenti opinioni sul caso di doping involontario che ha coinvolto il numero uno del mondo. Le parole su Sinner
Sebbene ora sarebbe il caso di lasciar spazio al tennis giocato, con gli Us Open che hanno già mandato in archivio quasi tutte le partite dei primi turni del tabellone maschile e di quello femminile, l’attenzione degli addetti ai lavori e di parecchi tennisti è ancora concentrata sul caso Jannik Sinner.
La positività al Clostebol riscontrata sul numero uno del mondo – frutto di un’assunzione che si è dimostrata involontaria e inconsapevole – ha letteralmente spaccato in due, anzi forse in tre, il circuito ATP. Ci sono i colpevolisti, altrimenti chiamati giustizialisti, che chiedono squalifiche e sospensioni lunghissime, capeggiati da NIck Kyrgios. C’è il partito degli innocentisti, quelli che si sono esposti per difendere Jannik Sinner senza ‘se’ e senza ‘ma’, come Matteo Berrettini e Sascha Zverev.
E poi ci sono quelli che un po’ maliziosamente potremmo definire gli ignavi. Cioè tutti coloro che non hanno preso una posizione netta a difesa personale del collega ma che comunque in linea di massima hanno accettato la sentenza dell’ITIA. Nella prestigiosa lista figurano i due principali rivali dell’altoatesino: Novak Djokovic e Carlos Alcaraz.
Nelle ultime ore ha detto la sua sull’argomento anche uno dei tennisti che possono vantare il poco invidiabile primato di esser stati battuti da Jannik in ciascuno dei cinque match disputati: parliamo di Tallon Griekspoor, sconfitto dal campione azzurro anche nei quarti di finale di Davis a Malaga.
Il 28enne olandese, numero 40 del ranking ATP, non si è concentrato tanto su un attacco personale a Jannik, a cui riconosce la quasi incapacità di poter essere (stato) scorretto in alcun modo. Il tennista ha più che altro fatto un discorso afferente a cosa ci sia dietro al caso che ha coinvolto quello che in quel momento – come del resto tuttora – è il numero uno della classifica mondiale.
“Non credo che Jannik abbia preso qualcosa. Non penso che sia la persona giusta per fare una cosa del genere”, ha esordito. “Dove c’è fumo però, di solito c’è fuoco. È semplicemente molto strano il modo in cui è stato gestito il suo caso. Sinner ovviamente porta tanti soldi. E anche le due più grandi figure dell’ATP sono italiane“, ha poi proseguito Griekspoor.
“Ci sono giocatrici, come Simone Halep ,che hanno dovuto aspettare due o tre anni prima di poter giocare. A Sinner è stato invece permesso di continuare a giocare ed ora è libero. Semplicemente non può essere un caso. Che tu sia il numero uno al mondo o il numero 500, tutti dovrebbero essere trattati allo stesso modo“, ha concluso l’olandese.
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