Milan sempre più in crisi d’identità ma anche con tanti calciatori infortuni. Contro la Salernitana, si è giunti al trentesimo giocatore ko
Doveva essere la stagione della contesa dello scudetto con l’Inter, l’anno della rivalsa dopo le difficoltà della passata stagione invece, in quella attuale si continuano a rivivere le difficoltà di quella precedente. Problemi tattici, l’assenza di un vice Giroud, i tanti infortuni, l’incostanza nei risultati e adesso anche il mancato passaggio agli ottavi di Champions League. 
A render tutto più difficile in casa rossonera sono gli 11 punti di distacco dall’Inter capolista. I soli 33 punti raccolti dopo 17 giornate di campionato non sono una grandissima soddisfazione dopo l’ultima sessione estiva di calciomercato. Pesano come un macigno le 4 sconfitte e i 3 pareggi registrati in questa prima parte della stagione, così come i 20 gol subiti. Tanti per una squadra che ambiva a lottare per il titolo.
Milan, che brutta situazione per Stefano Pioli
A rendere tutto più difficile in casa Milan è la questione infortuni. Una problematica seria, a cui nessuno riesce a dare una risposta e soprattutto una risoluzione. Basti però pensare che, nei primi quattro mesi stagionali, si sono registrati dei numeri clamorosi: 30 infortuni, di cui 22 muscolari, a 21 giocatori diversi. Dati preoccupanti, che potrebbero spiegare anche solo in parte il motivo della debacle rossonera di questo inizio stagione.
Contro la Salernitana di Filippo Inzaghi, la squadra di Stefano Pioli ha eguagliato un nuovo record: ha raggiunto quota 30 infortuni. Ebbene sì, perché in occasione del gol dei campani, si è infortunati Tomori. Problema al flessore destro per il difensore inglese, da valutare con esami strumentali per capire l’entità. L’ennesimo guaio per il tecnico rossonero che, da settembre ad oggi vive sempre con una situazione di perenne emergenza, soprattutto nel reparto difensivo.
Ritornando però al record che la società rossonera ha stabilito, è alquanto preoccupante è riguarda maggiormente il solito flessore, o il solito bicipite femorale, andando anche ad interessare spesso i soliti calciatori. Un esempio? Leao, Okafor, Thiaw, Pobega, Okafor. Non ci si può dimenticare anche di Musah, così come di Kalulu, Sportiello, Pellegrino o Krunic. Tutti esempi di giocatori che stanno dando ancora o hanno dato dei pensieri al proprio allenatore per via del loro infortunio.
Dunque, vista la situazione alquanto drammatica, a prescindere dall’allenatore di turno e da come finirà la stagione è presumibile che si debba riflettere su come agire sui campi di Milanello, così come, magari, su un miglior lavoro di squadra tra staff tecnico e medico per prevenire questo tipo di infortuni.
