Ufficiale, è addio tra il manager italiano e il team francese - Stopandgoal.com
Dopo tre anni di lavoro insieme, alla fine è arrivata la rottura tra il manager e il team francese. L’addio è ufficiale
Non sempre le cose vanno come ci si aspettava all’inizio e così, ad un certo punto, la rottura è inevitabile. È questo quanto successo in Formula 1 con l’Alpine che ha annunciato la fine del rapporto di lavoro con Davide Brivio.
l manager italiano era arrivato nella scuderia francese nel 2021 dopo la vittoria, per certi versi inaspettata e forse decisiva per il suo passaggio nella massima categoria automobilistica, di Joan Mir in MotoGP. Allora, ricopriva il ruolo di team principal della Suzuki, che otto anni prima gli aveva dato l’incarico di preparare il ritorno nella classe regina della casa nipponica.
La missione è stata perfettamente riuscita con tanti risultati di alto livello raggiunti dal team giapponese, culminati, per l’appunto, con il successo iridato nel campionato piloti dello spagnolo nella stagione 2020. Poi, il passaggio in quella che avrebbe dovuto essere la sua “casa” per molti anni a venire, con il ruolo di Racing Director. Tuttavia, con l’arrivo di Otmar Szafnauer, la sua posizione è cambiata venendo messo a capo prima del programma di espansione del brand in altre categorie del motorsport e dopo dell’Academy del team transalpino.
Quasi una retrocessione per Brivio passare a questi altri ruoli dirigenziali, dal momento che era arrivato innanzitutto per occuparsi di faccende di pista, venendo poi scalzato dalla mansione al momento dell’arrivo di Szafnauer. Il manager lombardo ha quindi accettato di buon grado questi nuovi ruoli e, da quando ha iniziato ad occuparsi dell’Academy, sono entrati a far parte dell’Alpine due talenti italiani: Gabriele Minì, che dall’anno prossimo correrà con Prema in Formula 3 per puntare al titolo dopo le buone prestazioni di quest’anno, e il promettente Nicola Lacorte.
Nel comunicato d’addio, Brivio ringrazia l’Alpine per avergli dato “la possibilità di lavorare in Formula 1” e anche per avergli permesso “di perseguire altre opportunità che potrebbero (e spero si presentino) in futuro“. Dunque, mentre Julian Rouse si appresta a prendere il suo posto nella scuderia francese, il futuro dell’ex Suzuki sarebbe ancora incerto, anche se molti addetti ai lavori parlano di un suo possibile ritorno in MotoGP dove ha costruito quasi tutta la sua carriera nel mondo delle corse.
Ad attenderlo ci sarebbe la Honda ufficiale che, dopo la fine del capitolo Marquez, sta per ripartire con Luca Marini e lo stesso Joan Mir con il quale ha già lavorato ottenendo ottimi risultati.
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