Max Allegri tecnico della Juventus (ansa foto) - stopandgoal.com
Le polemiche sulla Juve non terminano mai, l’accusa di essere una squadra rinunciataria sta diventando una costante.
I bianconeri sono nel mirino, il gioco non è spumeggiante e le critiche arrivano anche dopo le vittorie. Il paradosso della Juve continua a emergere con sempre intensamente.
La vittoria di Monza è arrivata nei minuti finali e in modo rocambolesco, la gara in Brianza ha fornito vari spunti d’analisi. I tifosi della Juve hanno apprezzato lo spirito battagliero e la voglia di non arrendersi mai, il risvolto della medaglia però continua a essere la critica riguardo al gioco.
I bianconeri giocano in maniera del tutto particolare, il pubblico non si diverte e le critiche aumentano di giornata in giornata. L’atteggiamento messo in campo sta diventando un limite per la squadra, una critica su tutti sta diventando virale e molto discussa dai tifosi.
I tre punti conquistati in Brianza sono utilissimi per la classifica, la Juve sta mantenendo un buon ritmo e sa di potersi giocare tante carte nel 2024 in vista della volata scudetto. Il titolo potrebbe esser vinto sfruttando la maggior concentrazione sui match di Serie A ma andrà cambiato un po’ il modo di intendere il gioco. I tifosi sono stanchi di vedere una squadra col freno a mano tirato, il giornalista di Tele Lombardia Fabio Ravezzani ha criticato pesantemente la Juve.
Il tweet non lascia dubbi, il gioco bianconero non piace proprio in una vittoria di carattere: “La Juve quando domina nel primo tempo ha il problema dell’assenza in campo di Vlahovic e Chiesa, in due non producono un’azione. Nella ripresa poi ci sono tante barricate irritanti e c’è un limite anche all’essere rinunciatari”. Il dibattito diventa così pungente, il tecnico Max Allegri è sempre più l’uomo più discusso per il tipo di gioco dato alla squadra.
L’allenatore bianconero è ormai nel mirino da tempo per il tipo di impostazione tattica. Il modulo della Juve è uguale a quello dell’Inter, ma il 3-5-2 di Inzaghi è senza dubbio più spettacolare. La Juventus segue quasi un copione consolidato: una volta andata in vantaggio, spesso tende ad addormentare la gara piuttosto che cercare il raddoppio. In molti casi può anche andare bene per mantenere i tre punti – considerando la tenuta della difesa – a Monza è servito ben altro dopo il pari di Carboni. La discussione prosegue, il gioco latita ma i punti arrivano: il paradosso, almeno al momento, premia e ricompensa la Juve.
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