Russia: esclusi tutti i club da tutte le competizioni, l’annuncio

La clamorosa rivelazione in merito all’invasione della Russia in Ucraina, ripercussioni anche nel mondo del calcio per i club coinvolti che rischiano davvero tanto dopo la decisione del presidente Putin di attaccare con l’esercito l’Ucraina.

Russia: i club esclusi dalle competizioni, la presa di posizione

Qual è la decisione di Infantino e Ceferin sui club russi? La vicenda tra Russia e Ucraina sta creano non poca preoccupazione anche nel mondo del calcio considerando che la finale di Champions League di quest’anno doveva disputarsi a San Pietroburgo.

Si attende una presa di posizione da parte dei vertici del calcio europeo e mondiale in merito ai club della Russia.

Una presa di posizione ufficiale è arrivata dal noto quotidiano tedesco Kicker con il caporedattore Rainer Ranzke che ha espresso il suo pensiero in merito a questa vicenda che sta preoccupando tutto il mondo. Ecco in che modo, secondo il giornalista, il calcio dovrebbe intervenire e fare la sua parte.

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Sanzione per i club russi: la proposta

Il giornalista tedesco Rainer Ranzke caporedattore di Kicker, ha espresso il suo pensiero sulla vicenda Russia Ucraina soffermandosi sul mondo del calcio e sulle sanzioni che Fifa e Uefa dovrebbe imporre ai club russi. 

“Non servono atti simbolici su questa vicenda. C’è bisogno di sanzioni durissime contro i club della Russia. Serve l’esclusione di tutte le società calcistiche della Russia da ogni competizione europea”.

“Stop di ogni flusso di danaro verso la Russia, dall’assegnazione dei diritti tv fino agli sponsor e marketing”. 

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Dalla Germania: parole forti contro il presidente della FIFA Infantino

Il giornalista tedesco Rainer Ranzke caporedattore di Kicker ha attaccato duramente il presidente della Fifa Infantino in merito alla questione Russia Ucraina. 

“Abbiamo a comandare lo sport e in particolar modo il calcio presidente egocentrici come Gianni Infantino che ha chiuso gli occhi davanti ai soprusi di presidenti come Putin, Xi o Lukashenko. Anche Bach (presidente del CEO olimpico) è responsabile in tutto questo. Hanno ignorato i diritti umani per organizzare competizioni”. 

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