Roberto Mancini è carico. Il ct della Nazionale italiana, nonostante gli azzurri siano agli spareggi, pensa in grande in vista del Mondiali.
Nazionale, Mancini: “Ho scelto il nuovo attaccante”
Il commissario tecnico dell’Italia Roberto Mancini ha parlato nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport:
“La Svizzera non mi ha rovinato il Natale. E’ stato un Natale splendido, visto che siamo campioni, ma penso anche a Marzo. Anche se non c’è molto da pensare. Playoff? Ci penso poche volte, dispiace perchè in Svizzera avevamo dominiato. Ma penso anche che durante le qualificazioni e durante l’Europeo ci è andato tutto bene per questo alcune cose succedono”.
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Mancini sul nuovo attaccante
Attacco? “Zaniolo può dare tanto, alla Roma e alla Nazionale. Dipende tutto da lui, ma il suo ruolo è quello nel quale l’ho visto nell’Under 19: mezz’ala d’attacco. Ed è quello che, in fondo, fa ora: attacca e difende e quando vede la porta diventa devastante”.
Scamacca? “In questi tre anni abbiamo avuto la garanzia di Immobile e Belotti poi ci sono i giovani. Scamacca per esempio ha tutto per diventare un centravanti completo e sa fare tutto come Zaniolo: dipende tutto da lui. Dalla continuità che saprà trovare. È giovane, deve giocare tanto. Sono sicuro che può crescere ancora”.
Joao Pedro? “Non è che abbiamo chiesto noi a Joao Pedro di diventare italiano. Ha sposato una donna italiana e sta facendo bene. Vale per tutti, se si è convocabili li chiamo. Non dimentichiamo che in questi anni il numero dei giocatori italiani si è ristretto ulteriormente rispetto al passato. Siamo scesi al 35% e devo fare delle scelte. Non ho parlato con lui”.
Mancini sulle certezze dell’Italia verso il Mondiale
Donnarumma? “Gigio è il miglior portiere del mondo. Mi sembra così strano che non sia titolare nel suo club”.
Chiellini? “Giorgio ne ha giocate poche, ma conta che abbia giocato quelle giuste all’Europeo. Al Portogallo penserà dopo la Macedonia”.
Spinazzola? “Per noi è un giocatore fondamentale. A sinistra continua ad attaccare so che è in ritardo ma c’è fiducia di riaverlo. Avrà quindi un paio di mesi per arrivare da noi in ottime condizioni di forma”.
Jorginho “Jorginho, per tutto quello che ha fatto, meritava il Pallone d’oro. Per noi è stato cruciale. Ricordo il rigore alla Spagna che ci ha portati in finale, non i due sbagliati in Nazionale con la Sviezzera”.
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