Lazio, Martusciello ammette: “Sarri ha un problema” Ora rischia l’esonero?

Giovanni Martisciello, vice allenatore di Maurizio Sarri e oggi in panchina, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a DAZN dopo la gara contro il Cagliari.

Lazio, Martusciello ammette a DAZN: “Sarri ha un problema”

Queste le parole di Martusciello sui problemi di adattamento della Lazio di Maurizio Sarri alla rosa di Claudio Lotito.

“Siamo a buon punto con Sarri, c’è grande disponibilità in allenamento. Si vedono delle piccolezze ma c’è da migliorare alcune cosa che vengono con il tempo. La Linea difensiva si sta conoscendo e ci sono ottimi comportamenti.

Questo va assimilato da tutti e si dipende anche dall’attacco. La linea può essere alta ma se non c’è pressione in attacco fai fatica.

Sotto l’aspetto fisico la squadra corre bene e tanto. E’ chiaro che quando sposti i comportamenti in campo, erano abituati in un modo, è questo il problema. Ci si innesca qualcosa in testa che cambia qualcosa. C’è un pensiero dietro ogni cosa, abbiamo già vissuto questi momenti con Sarri. C’è solo da continuare senza pensare al risultato. Ora dispiace ma ci auguriamo di crescere già giovedì con il Torino”.

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Martusciello sul Torino e sul derby

Martusciello ha ammesso che il processo di adattamento non è ancora completato. Il problema è che con il derby alle porte e la gara difficile di Torino Sarri ora potrebbe rischiare anche l’esonero con due ko. 

“Derby? Prima del derby abbiamo il Torino, siamo concentrati sul Torino e pensiamo ad una gara alla volta. La prima è con il Torino e ora tutto è indirizzato verso quella gara. Curva nord per Strakosha? Il portiere quando fa un errore è il primo a sapere cosa ha fatto. E’ evidente perchè dietro di lui c’è la porta e se sbaglia si prende gol. Gli errori capitano, a noi allenatori e a chi va in campo. La fortuna di questo gioco è che si può dimenticare e si guarda avanti”.

Dunque, con due sconfitte l’esonero di Sarri potrebbe arrivare visto che la Lazio mal sta digerendo il passaggio dal modulo a tre a quello a quattro.

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