Il nuovo campionato è iniziato, e in testa alla classifica, seppur dopo due giornate, c’è l’Inter. I nerazzurri hanno iniziato benissimo, scrollandosi di dosso tutti i dubbi post Conte. Sono andati via Hakimi e Lukaku, sono arrivati giocatori come Calhanoglu, Dzeko, Dumfries e Correa. Ma se dovessimo fare un confronto, quali sono i punti di forza delle due gestioni? Meglio l’Inter di Conte o l’Inter di Inzaghi?
L’Inter detiene il titolo di Campione d’Italia, e gran parte del merito va ovviamente riconisciuto ad Antonio Conte. Un tecnico che ha saputo vincere dovunque ha allenato, e che sicuramente ha dato un impatto ai nerazzurri decisamente importante, fino a riconquistare un trofeo che mancava dal 2010. Una squadra che dalla sua aveva l’enorme talento di Hakimi sulla fascia destra, e Lukaku in attacco, miglior centravanti in Serie A in questi ultimi anni (forse escludendo Ronaldo). Se da una parte però è pur vero che l’Inter è riuscita ad arrivare al suo obiettivo, dall’altra parte ci sono da considerare due fattori importanti: quello economico e quello relativo alle grandi pretese di Antonio Conte. Il club ha dovuto cedere sia il marocchino che il belga, rischiando così di “distruggere” una squadra vincente e che aveva due punti di forza inamovibili. Dall’altra parte le ambizioni dell’allenatore, il quale sicuramente non avrebbe preso bene la decisione, seppur dovuta. Ecco che a quel punto si sarebbero potuto creare delle faide interne ancora maggiori, così come accaduto più volte nel corso dello scorso anno. L’Inter doveva cambiare qualcosa, o con Conte o senza di lui.
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La nuova stagione è iniziata, e l’Inter ha già conquistato le prime due partite, portandosi a casa bottino pieno. Due prove diverse ma di forza per i nerazzurri, che hanno dimostrato di saper vincere anche in un match duro come quello di Verona. Simone Inzaghi ha portato subito una bella compattezza, bravo ancora una volta a lavorare sulla testa dei giocatori, e soprattutto a sfruttare le sue buone doti di gestore della rosa. Correa entrato a pochi minuti dalla fine, decisivo, pupillo di Inzaghi e possibile uomo chiave per quello che non è da escludere possa essere lo Scudetto-bis. Allenatore giusto al momento giusto? Si, anche perchè l’ex attaccante ha tanta voglia di fare, è giovane, con una bella gavetta sulle spalle, e soprattutto gli uomini giusti per poter dire la sua anche quest anno.
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