Incredibile confessione da parte di Fabio Quagliarella. In un mercato che sembrava tranquillo per i doriano è arrivata la notizia.
Sampdoria: l’annuncio di mercato di Quagliarella “qualcuno saluta”
Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria, ha parlato della stagione e del calciomercato della Samp nel corso di un’intervista concessa al Secolo XIX.
Mercato? “Spero di dare un grande contributo come negli ultimi anni. Certo so che non sono giovane ma mi alleno al massimo. Per quanto riguarda la squadra, come tante altre siamo, stiamo lavorando molto. Qui in ritiro siamo tanti, non è facile pensare che qualcuno potrà salutare. Siamo ancora la Samp della scorsa stagione e abbiamo fatto molto bene. Se non perdiamo nessun pezzo sarà per noi una conquista. Siamo nelle mani di Ferrero…”.
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Sampdoria: le ultime sul futuro di Quagliarella
Oltre al mercato, il capitano della Sampdoria Fabio Quagliarella è intervenuto anche su altri aspetti:
E il ruolo? “Mi dicono, l’anno scorso ti sei gestito… semmai mi gestiva Ranieri. Io andrei sempre in campo. Il faccio il calciatore, tu l’allenatore. Se tu pensi che devo riposare non chiedere, ti rispondo sempre di sì. Ho una grande voglia di giocare sempre. Non stare a pensare se io mi possa incazzare o meno. A volte è meglio entrare in corsa. Sogno i 200 gol in A, ma è lunga. Ora mi piacerebbe andare in tripla cifra con questa maglia”.
D’Aversa? “Un allenatore cazzuto, propone allenamenti molto intensi ed un calcio spigliato. Poi ovvio c’è bisogno di tempo, di capire le sue idee, ha tante novità che a me piaccnono molto. Secondo me il prossimo campionato sarà particolarmente bello, sono arrivati big in panchina come, Mourinho, Allegri, Sarri, Spalletti, portano novità”.
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Sampdoria: i giovani di Quagliarella
Ma non solo il mercato, Fabio Quagliarella ha parlato anche dei giovani in rosa che potrebbe essere una risorsa.
“Fanno parte del mondo di adesso. I giovani di oggi non hanno colpe. Ecco, semmai più che la fame manca la curiosità, nel senso di chiedere a noi come andavano le cose. Io lo facevo con Ferrante, Lucarelli, Maniero… ma com’è giocare contro Inter e Milan. Forse c’è soggezione. Io ho passato due epoche, nella prima ti marcavano Nesta, Stam, Costacurta e ora è diverso”. 
