Lazio-Torino, all’Olimpico succede di tutto in campo e fuori dopo la gara. Ciro Immobile, attaccante della Lazio, ha raccontato cosa è accaduto nella pancia dello Stadio Olimpico dopo la partita.
Ciro Immobile, dopo il triplice fischio di Lazio-Torino, ha raccontato un brutto episodio arrivato dopo la partita. L’attaccante campano ha voluto raccontare cosa è successo allo stadio Olimpico attraverso un post su Facebook.
Dopo il pareggio per 0-0 in campo, infatti, sarebbe accaduto un episodio spiacevole avvenuto con il Presidente Urbano Cairo. Il patron del Torino, infatti, si sarebbe recato davanti lo spogliatoio della Lazio per insultare ed inveire con Immobile, reo di aver giocato “con il sangue agli occhi” ieri sera ma non solo. Cairo ha accusato la punta addirittura di essere positivo al Covid-19 nella partita d’andata. Un episodio spiacevole e grave che Immobile ha voluto raccontare alla stampa anche perchè Cairo, pochi secondo prima, si era recato a Sky Sport per fare i complimenti ai biancocelesti.
“Tutti sanno chi è Ciro Immobile. Dentro il campo, e soprattutto fuori. Posso accettare quando vengo critica, nessuno si risparmia con me, ma non gravi offese diffamatorie all’uomo che sono. Soprattutto se quest’ultime arrivano da un dirigente importante”.
“Al termine della partita di questa sera il Presidente del Torino Urbano Cairo mi ha aspettato prima di entrare nello spogliatoio della Lazio iniziando ad offendermi, a scagliarsi verbalmente contro di me e rivolgendomi gravi accuse infamatorie, accusandomi di aver giocato la partita con “il sangue agli occhi”. Cairo mi ha accusato anche per la gara d’andata di questo campionato disputata contro il Torino, arrivando perfino a dirmi che ho giocato nonostante fossi positivo al COVID. Non smetterò mai di ringraziare il Presidente Cairo per avermi dato la possibilità di giocare con il Torino, ma non posso sorvolare su un episodio che esula dal mondo del calcio. Tutti sanno chi è Ciro Immobile; un calciatore, sì, ma soprattutto un uomo rispettoso di tutti i sani princi. Non posso tollerare ingiurie ed infamie contro di me”.
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