Roma, perchè è l’anno giusto per vincere un trofeo: i 5 motivi (FOCUS)

La stagione è iniziata da circa un paio di mesi, e soprattutto in Serie A stiamo vedendo un campionato piuttosto vivace, con alcune squadre che più di altre stanno stupendo in cima alla classifica. Parliamo del Milan, parliamo del Sassuolo, e non possiamo che citare anche la Roma. I giallorossi stanno facendo molto bene, e dopo 8 giornate si ritrovano con 17 punti fatti e una striscia di risultati quasi perfetta. Questo può essere l’anno giusto, questo può essere l’anno di un trofeo: andiamo a vedere i 5 motivi.

1- La fiducia a Fonseca

fonseca roma
Roma Paulo Fonseca (Getty Images)

Se pensiamo alla Roma, non possiamo che dimenticarci il travagliato adattamento di Paulo Fonseca sulla panchina. Il tecnico portoghese aveva iniziato bene lo scorso anno, ma a causa dei risultati mai troppo costanti, si è trovato sulla graticola in più di qualche occasione. Sempre messo in dubbio, sempre dato per spacciato, non si è però mai tirato indietro di fronte a nulla, e adesso sembra aver conquistato finalmente la fiducia da parte di tutti. A partire dai giocatori, alla società, fino ad arrivare ai tifosi, anche quelli più scettici. Paulo Fonseca è l’allenatore della Roma, e non ha paura di niente.

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2- Mkhitaryan da urlo

La Roma si affida ai suoi gioielli, e in questo inizio di stagione pone affidamento soprattutto su Henrik Mkhitaryan, centrocampista armeno che sta vivendo da protagonista queste ultime giornate. Tripletta al Genoa, doppietta al Parma e 4 assist in questo campionato. Inutile dire come l’ex Borussia Dortmund, United e Arsenal stia vivendo un momento di grazia, e che sia probabilmente il più in forma della rosa giallorossa. Se prima si parlava di un talento ancora inesploso in Serie A, ora non si può che affermare il contrario.

3- La Roma ha un vice-Dzeko

Edin Dzeko (www.gettyimages.it)

Il mercato estivo della Roma è stato sicuramente parecchio intenso, ed ha portato in giallorosso finalmente un centravanti capace di diventare un vice-Dzeko. Nel corso di questi ultimi anni si è sempre andati alla ricerca di un elemento in grado di staffettare il bosniaco, leader indiscusso della squadra, ma non più nella condizione fisica ottimale per giocare tutte le partite. Con l’arrivo di Borja Mayoral la storia è cambiata, e ora lo spagnolo vuole salire in cattedra dopo l’esperienza non proprio idilliaca al Real Madrid. E’ tempo di prendersi la scena, Dzeko giocherà, ma stavolta con il giusto minutaggio.

4- Ha una rosa ben costruita

La Roma sta riuscendo a riacquisire compattezza e solidità in mezzo al campo, e questo anche grazie ad una rosa ben strutturata e completa in ogni reparto. Ogni zona di campo è coperta da più elementi in grado di giocare con regolarità, e Paulo Fonseca non può che dirsi soddisfatto dell’operato svolto in estate. A porta Mirante sta giocando benissimo, e il sostituto Pau Lopez è senza dubbio un profilo di buona caratura. In difesa ci sono i soliti Smalling e Mancini, affiancati stavolta dal giovane Ibanez, e dal nuovo acquisto Kumbulla, strappato ad altre big. Punto di forza sono anche i laterali, con Spinazzola ormai imprescindibile e Karsdorp che appare ritrovato dopo i tanti problemi fisici. Densità importante anche a centrocampo, dove le maggior garanzie sono date da Veretout e Pellegrini, oltre che al buon Diawara e il sempre utile Cristante. In attacco oltre Dzeko c’è Borja Mayoral, mentre dietro ruotano Mkhitaryan, l’esperto Pedro, e il talento Zaniolo (che però deve ancora recuperare).

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5- Ha voglia di vincere

friedkin

Può essere l’anno giusto per vincere un trofeo, e la società lo sa bene. Friedkin è arrivato alla Roma con tante aspirazioni, e soprattutto con la consapevolezza di avere intorno un ambiente pronto e voglioso di tornare alla vittoria. Il mercato è stato portato avanti con ambizione, e anche nella scelta del direttore sportivo Pinto, è facilmente visibile un sintomo e desiderio di volersi spingere in avanti anche per il futuro. La squadra sta rispondendo bene sul campo, l’allenatore e i tifosi ci sono, ora serve solo crederci e continuare a fare bene, anche in Europa League.

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Di: Christian Mattera

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